Chenin Blanc La Roche Bézigon 2013 di J. C. Garnier: un piccolo capolavoro dalla Valle della Loira
J.C.Garnier La Roche Bézigon 2013: ossia lo Chenin Blanc che pur non essendo ortodosso ormai ha ridefinito il vitigno. Se è vero che il classico Chenin Blanc è fresco, mieloso, pieno di fiori e minerale, spesso si tende a produrre vini molto easy going, ma il mitico J. C. Garnier, finalmente ha trovato la quadra dello Chenin producendo un vino naturale pieno di fascino, polposo, ricco, nato da macerazione lunga e che vanta una profondità suggestiva, piena di rimandi.
Con questo non vogliamo dire che il vino è difficile o astruso, ma è semplicemente un racconto, un vino ampio, dove i lieviti, l’ossidazione, i toni evoluti e balsamici giocano un ruolo importante per creare una trama gustativa e aromatica di grande calibro. Non aspettatevi un vinello terso e asettico, ma neanche un vino pieno di sgrammaticature, è semplicemente un vino vero, un prodotto artigiano.
Il bouquet dello Chenin Blanc La Roche Bézigon 2013 di J. C. Garnier
Al naso mostra subito un bel carattere, frutto maturo evoluto, tuttavia mai bolso: apre con miele, cotogne, pesca e camomilla, il tutto è incorniciato da splendide note minerali. Ma non pensate al solito profumino di roccia e selce, qui c’è molto di più, la vera essenza dello Chenin Blanc, quello che lo rende grande, per cui arrivano profumi più oscuri, di zafferano, liquirizia e sfocia in un trionfo di tartufo. Noci e nocciole non mancano, ma è una nota nutty piacevole, quell’ossidazione che aiuta ad espandere i confini aromatici, senza mai scadere nella sgrammaticatura.
Il sapore dello Chenin Blanc La Roche Bézigon 2013 di J. C. Garnier
In bocca è incontenibile, pieno, una burrasca di sale e agrumi in perenne lotta. L’acidità è stellare, ma ben dosata, impeccabilmente fusa in una struttura leggiadra, il corpo è medio, non fa il prepotente, traduce in sensazioni un terroir unico come quello di Savennières, splendido esempio di cosa possa offrire la Valle della Loira. La mineralità è splendida, dona vigore e rigore al vino, che comunque inizia a mostrare cenni di evoluzione, il frutto è sì polposo e succoso, ma si sta ammorbidendo. Finale di miele, camomilla e mela cotta. Equilibrato lo è già, ma questo è un vino che merita di essere assaggiato ancora tra 5, 10, 15 e 20 anni. Con tutta questa acidità invecchierà con grazia.
Abbinamenti consigliati per lo Chenin Blanc La Roche Bézigon 2013 di J. C. Garnier
Tanta polpa e tanto sale meritano abbinamenti di sostanza: pizza bianca scamorza e zucchine, vitello tonnato, falafel, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca, spaghetti di riso con gamberi e verdure, riso alla cantonese, frittata, spaghetti alla carbonara, pad thai.