Chenin Blanc: vino, vitigno, storia e caratteristiche
Lo Chenin Blanc è uno dei più sottovalutati vini al mondo, un vino bianco acido e tagliente come un rasoio e molto caratteristico, elegante, fine, dotato di profumi invitanti di frutta e minerali. Pochi sono i vini bianchi che possono vantare tale eleganza e infatti è talmente carico di acidità e mineralità che spesso viene paragonato al Riesling, a cui assomiglia per via delle suggestioni di roccia e agrumi (i profumi tipici del Riesling), non tanto per gli amati/vituperati profumi di idrocarburi, che in realtà non sono la caratteristica più rimarchevole del Riesling.
Zone di produzione dello Chenin Blanc: la Valle della Loira domina
Lo Chenin Blanc non è solo un grande vino, ma anche un vino con cui praticamente vengono fatti tutti i tipi di vino: vini scialbi poco intensi e molto fruttati; vini salati e minerali come una montagna (Savennières nell’Anjou), spumanti metodo classico di grande carattere (Saumur e Crémant de Limoux), vini dolci sontuosi e ipnotici come i capolavori, da uve botritizzate, prodotti nei 50 ettari di Quarts de Chaume e nei 100 di Bonnezeaux, sempre nel dipartimento dell’Anjou. E poi c’è lo Chenin Blanc di Vouvray che produce ogni tipologia, ma con risultati grandiosi ed irripetibili, ma di questo ne riparleremo in fondo alla pagina.
Avete solo l’imbarazzo della scelta, ma non è oro tutto quello che luccica: se è vero che la Valle della Loira, o almeno la parte centrale, è la patria elettiva dello Chenin Blanc e che ci sono produzioni molto contenute, con zone ben definite, il discorso diventa più spinoso quando passiamo allo Chenin Blanc di Sudafrica, Australia e California, dove la produzione è molto più intensa e ovviamente perde quella sapidità-mineralità incredibile dovuta ai suoli unici della Loira.
In Sudafrica la zona più vocata è Stellenbosch, mentre la Napa Valley è sempre stata innamorata dello Chenin Blanc. In Australia invece è la Western Valley, vicino a Perth, a rappresentare la culla dello Chenin Blanc australiano. Emblematico è stato il caso del vino abboccato e ruffiano chiamato White Burgundy di Houghton, a base di Chenin Blanc, che per anni è stato il vino più venduto di tutta l’isola.
Questo non è per dire che gli Chenin Blanc sudafricani, della Napa Valley o australiani siano scadenti, anzi ci sono delle cantine eccellenti e alcuni vini hanno una vividezza immaginifica, tuttavia manca quell’incredibile fascino minerale, i sapori e la struttura rocciosa, che nella Loira si tramuta anche in potenziale di invecchiamento notevole e non solo in spigoli.
Caratteristiche organolettiche dello Chenin Blanc
Lo Chenin Blanc è un vino bianco molto acido, dove il livello di zuccheri può raggiungere picchi notevoli, tanto che si presta egregiamente alla vinificazione con vendemmia tardiva per i vini dolci e botritizzati. Il bouquet dello Chenin Blanc è molto affascinante, miele e paglia sono i profumi più tipici, mentre il frutto è a base di una piantagione di mele, le troverete tutte, dalle rosse alle gialle, passando per le verdi. Non mancano ricordi tropicali, di agrumi, ed erbacei, anche se non è minimamente paragonabile al Sauvignon Blanc. Se è prodotto nella Loira le suggestioni di gesso e rocce sono incredibilmente marcate.
Il sapore dello Chenin Blanc
Al palato è un vino fresco, mieloso, pieno di fiori e minerale, con struttura tenace, propulsione acida inarrestabile, ma grande piacevolezza. Non è mai un vino decadente o ridondante o cotto. Se è un vino dolce i toni diventano maturi, sontuosi e più avvolgenti, con decise note speziate e di liquirizia. L’erbaceo si fa sentire e bilancia la dolcezza in maniera eccellente.
Se è stiamo assaggiando uno spumante con base Chenin Blanc come un Saumur, freschezza, agrumi, gesso, erba, miele e un ritmo contagioso.
Vouvray: la patria dello Chenin Blanc
I vini di Vouvray e Montluis-sur-Loire meritano una menzione speciale: secco, abboccato, semi-secco, dolce e frizzante. In pratica in una sola zona avete tutte le declinazioni possibili di questo nobile vino. A Vouvray i suoli sono a base di argille e ciottoli, con i vigneti esposti a sud, per prendere tutto il sole del giorno, e queste caratteristiche creano condizioni uniche, che favoriscono la nascita di vini intensi e rocciosi, in grado di evolvere per decenni e decenni. In base all’andamento di ogni annata, si sceglie quale vino prediligere e produrre in maggior quantità.
Ovviamente, vista la presenza del fiume, che rilascia umidità, c’è la possibilità che nelle annate più favorevoli i grappoli vengano attaccati dalla Botrytis e in questo caso i vini diventano ancora più longevi ed espressivi. Huet e Nigel Pinguet sono i due vignaioli di riferimento della zona di Vouvray, se trovate queste bottiglie non esitate e compratele ad occhi chiusi. Pinguet tra i due è più estremo e basa la sua filosofia produttiva sulla biodinamica, ma non troverete neanche una sbavatura nei suoi vini bianchi.
Chenin Blanc abbinamenti
La sua buona acidità, la sapidità e i profumi intriganti invitano ad abbinamenti con pesce, frutti di mare, pizza, pasta e carni bianche. Piatti consigliati: vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.