Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette: recensione


Il Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette è un Sangiovese di razza, un vero e proprio purosangue: tipico, pungente, scontroso e affascinante come solo il Sangiovese addomesticato, ma non domato sa essere.
Non è un vino domato perché, sebbene siano passati 5 anni, questo Sangiovese è ancora un fanciullino, il suo potenziale etereo ed aromatico è ancora lontano almeno 4-5 anni. Adesso è un vino splendido, scontroso, irascibile, nervoso, scalpita e scalcia, ma è perché focoso e fatto per vivere in bottiglia ed evolvere. Tutte le splendide suggestioni eteree, erbacee e terrose del Sangiovese ci sono già, ma devono avere tempo di svilupparsi, di dispiegarsi e allungarsi in una sinfonia compiuta.
È un vino ricco di estratto, ma mai surmaturo o muscoloso o denso, i tratti di finezza del Sangiovese sono rispettati, anzi esaltati da un dialogo serrato tra sapidità e acidità.
Come e dove nasce questo Il Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette?
È un frutto di anni di studi e sperimentazioni di Vittorio Fiore, uno dei protagonisti più dotati del mondo del vino italiano, enologo di grande fama, ma anche attento, sensibile alle esigenze di un vitigno difficile, ma inflazionato come il Sangiovese. Perché stiamo parlando ovviamente di un Sangiovese 100%, neanche a dirlo.
E questo vino è il suo tributo al Sangiovese, la sua interpretazione, che tenta di essere la più pulita possibile, non ci sono emulazioni o esercizi di stile, non è pompato dal legno, ma quella che più si avvicina alla sua idea di Sangiovese.
Il risultato è un vino ancora in essere, vivo e guizzante, ma non sarebbe corretto definirlo per quello che è solo oggi, per cui sappiate che oggi è un buon vino, ma è ancora palesemente chiuso, incompleto, ma virtualmente è un capolavoro. Serve solo tempo, il Sangiovese è un vino nobile, ambizioso, ma anche sprezzante, non fa concessioni e se adesso sta sulle sue e ha acidità da vendere, tutto questa materia con il tempo evolverà in bellezza cristallina.
Il bouquet del Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette
Naso pungente con predominanza di frutti di bosco, ciliegie, funghi, terra, lacca, rabarbaro e timo. Le sfumature di macchia mediterranea e cedro sono avvolgenti e si fondono con fiori e spezie dolci. Il timbro è cristallino, elegante, fine, con quel nervosismo che odora di sottobosco tipico del Sangiovese: è un vino senza make up, si sente già dalla sottigliezza dei profumi.
Il sapore del Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette
Sul palato scorre carnoso, tagliente e sapido, ma ancora leggermente contratto. I tannini sono potenti e forniscono una spinta gustativa che si morde e ha il sapore della liquirizia. L’equilibrio è ancora lontano, ma nel complesso è vino di grande intensità e coraggio. Non scorbutico, ma non di certo carezzevole. Finale tenace, ma di spessore.
Se fosse già stato morbido e paffutello non sarebbe stato un vero Sangiovese, ma una marmellata dopata da un uso spregiudicato della barrique.
Da comprare e lasciare in cantina a riposare per 5 anni.
Prezzo del Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette
45-55 euro, un prezzo accettabile per un vino fatto con grande cura, ma che ha bisogno di altro affinamento in bottiglia.
Abbinamenti consigliati per il Carbonaione 2013 Podere Poggio Scalette
È un vino di struttura e grande acidità, quindi piatti succulenti, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.