Raboso: vitigno, storia e caratteristiche di un vino che non guarda in faccia a nessuno
Il Raboso è il vino rosso del Piave, zona molto vocata, ma pressoché sconosciuta, vista la prepotente vicinanza del Prosecco. Ma proprio nel campo dei vini frizzanti il Raboso è in grado di dare del filo da torcere al Prosecco, con vini leggiadri, leggeri e molto piacevoli.
Parafrasando la famosa serie sulla carcerate, potremmo dire che il Raboso is the new Prosecco, solo che purtroppo pochi lo sanno. Ma, dopo tutto, perché dovreste bere il Raboso? Non era quel vino di una volta scorbutico e tagliente, tanto che lo stesso nome ne ricorda il carattere rabbioso?
Certo, il Raboso è un vino molto acido, ma scompostezza e goffaggine erano dovute a vinificazioni rustiche e grandi concentrazioni da vini del contadino per dirla brutalmente, mentre oggi si producono dei vini più precisi, mirati, pronti ad offrire piacevolezza e profumi inebrianti.
Purtroppo il Raboso condivide la provincia di Treviso con il Prosecco e quindi è come dire che suo fratello è figlio unico (altra citazione di spessore), ma fortunatamente molti vignaioli stanno lavorando per far riemergere il Raboso dall’oblio. Se vi fate un aperitivo in zona Piave vi serviranno un’ombra di rosso frizzante che vi stupirà, se invece state cercando qualcosa di più sostanzioso, preparatevi a scoprire l’altra faccia del Raboso.
DOCG Piave Malanotte
Nel 2012 è stata istituita questa denominazione in cui il Raboso del Piave è presente al 70%, mentre il restante 30% è Raboso Veronese, anche se la particolarità è la parziale disidratazione delle uve, in stile Amarone. Attenzione però, non siamo a quei livelli onirici di concentrazione. No, in questo caso si aggiunge frutto, corpo e spessore, per adornare un’acidità che altrimenti sarebbe spoglia. La percentuale delle uve appassite va dal 15% al 30%. Quinti non c’è da scoprire un Quintarelli nascosto…
Come avete visto il Raboso merita una riscoperta e apprezzamento. Troverete svariate interpretazioni di questo vino, ognuna adatta ad ogni stagione: dal vinone invernale al novello frizzante da bere freddo in pieno agosto. Sì, avete capito bene, abbiamo lodato per la prima volta un vino prodotto con macerazione carbonica e vi diciamo anche che vino è il Raboso frizzante della cantina Case Belfi, una piccola perla per chi vuole bere i vini rossi anche in estate, magari abbinati a piatti di pesce.
Caratteristiche organolettiche del vino Raboso
Dobbiamo fare una precisazione prima di andare avanti. Abbiamo parlato del Raboso del Piave, quello grintoso e tannico, ma esiste anche il Raboso Veronese, meno aggressivo, simile per “caratteristiche aromatiche”, ma dotato di più finezza.
Il Raboso è riconoscibile non tanto per i profumi, che sono di frutta rossa, lamponi, ciliegie e sambuco, ma per l’impressionante combinazione di acidità-tannicità che vi assale appena lo assaggiate. E proprio per questo si tende a produrre vini che affinano a lungo in legno per smussare tutta questa esuberanza oppure vini di pronta beva taglienti e meno impegnativi. Da giovane è molto vinoso, con veste violacea, ma invecchiando diventa di uno splendido granato.
Zona di produzione del vino Raboso
Lo troviamo a Treviso nella DOCG Piave Malanotte, nella DOC Vicenza Raboso, a Venezia nella DOC Lison-Pramaggiore e infine a Padova nella DOC Colli Euganei Rosso.
Concludendo, il Raboso non vi cambierà la vita, non vi sconvolgerà, ma è fuor di dubbio che siamo solo agli inizi della sua rinascita, per cui iniziate a stappare!
Abbinamenti consigliati per il Raboso: il vino rosso perfetto per pesce e fritture
Perfetto come vino da scampagnate o vino da aperitivo estivo per accompagnare salumi, ciauscolo, pasta al pesto e pesce. Ricette consigliate: paella, vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, empanadas, hamburger, pad thai.