Favorita: vino, vitigno, caratteristiche, abbinamenti
Il Favorita è un vitigno storico del Piemonte, coltivato sulla riva sinistra del fiume Tanaro fin da tempi antichi, tanto che si hanno sue notizie fin dal 1677, quando venne citato in un libro contabile di una cantina dei Roero, i leggendari conti che diedero il nome a questo splendido territorio.
Oggi il vino Favorita è in declino, non è che sia un grande protagonista dell’enologia piemontese, anzi è stato nettamente soppiantato dall’Arneis, un vitigno molto più docile e produttivo. Ed è un peccato, perché è un gran bel vino. E a riprova di ciò basta vedere quanto sia diffuso il Pigato in Liguria, perché sì, Pigato e Favorito geneticamente sono lo stesso vitigno. Solo che in Liguria trova condizioni perfette, grazie a buone escursioni termiche e all’influenza del mare. In Piemonte, nel Roero e anche nella zona di Canelli, trova altitudine, ma non una gran spinta minerale e per questo è leggermente carente. O almeno rispetto al gemello diverso ligure.
Ma cosa ha di particolare il vino Favorita e perché è ancora coltivato? Perché è un vino bianco molto elegante, compatto, aromatico il giusto, ma espressivo. Dopo tutto Pigato e Favorita sono cloni particolari di Vermentino, a loro volta imparentati con la Malvasia.
Ma il discorso è che in Piemonte il Favorita è sempre stato un vino conviviale, piacevole, abbastanza elegante, anche se non di altissimo livello. Al giorno d’oggi la produzione è in calo, ma quelli che ancora lo fanno lo interpretano come vino quotidiano, da antipasto, da pesce, ma non è che ci siano dei campioni assoluti.
Il bouquet del vino Favorita
Naso elegante, sottile, ben disegnato con netti profumi di albicocca e pesche, il tutto incorniciato da sentori floreali, ginestra, miele ed erbe aromatiche. È espressivo, ma mai prepotente. Vario, fine e di buona persistenza il volume aromatico.
Il sapore del vino Favorita
Le uve del vitigno Favorita arrivano a piena maturazione solo alla fine di settembre e solitamente si vendemmiano a ottobre. La maturazione è abbastanza lunga, ha bisogno di tempo per arrivare a piena maturazione polifenolica, quindi il sapore dipende molto anche da questo. Di acidità ne ha molta, quindi si può anche osare e puntare a vini molti pieni, ma solitamente in Piemonte non si cerca una grande concentrazione.
Acidità buona, corpo medio, sapidità discreta, alcol non esagerato e buona morbidezza. È un vino che, almeno in Piemonte, si presenta pieno, ma ingentilito da una buona freschezza che sa di agrumi. I toni sono erbacei anche al palato, non è un vino grasso, ma anzi ha una certa sfrontatezza austera. Ben fatto, ma solitamente non si trovano campioni di profondità.
Abbinamenti consigliati per il vino Favorita
Pesce, sushi, vitello tonnato, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca alla mantovana, spaghetti di riso con gamberi e verdure, ravioli di erbette alla parmigiana, risotto al tartufo, spaghetti alla carbonara, pad thai.