Ingredients
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1,3 kg di farina 0 macinata a pietra10
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240 grammi di strutto
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32 grammi di lievito in polvere
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18 grammi di Sale
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q.b. latte
Directions
La piadina romagnola, detta anche piada o piè in dialetto romagnolo, è uno dei grandi tesori della cucina italiana. La sua origine risale alla notte dei tempi e già i Romani mangiavano una sorta di piada ante litteram, ma non c’è da stupirsi, d’altronde non è altro che un delizioso, magico impasto di farina, acqua e strutto.
Ma in Romagna questo impasto è diventato qualcosa di più, potremmo dire che è stato perfezionato.
Una volta era il pane, il companatico per eccellenza, l’alimento che sostentava, nato dalla tradizione povera contadina. E qui sta il bello, la sua naturale semplicità, la sua natura gioviale e aperta, soprattutto all’abbraccio con salumi e l’altro grande prodotto romagnolo: il formaggio Squacquerone.
Lo stile, la consistenza e la croccantezza della piadina cambiano da città a città, anche di casa in casa, (ogni famiglia ha la ricetta della nonna nel cuore) e mano a mano che ci si avvicina al mare, percorrendo la via Emilia in un itinerario del gusto, la piadina diventa sempre più sottile e croccante, fino a quando non raggiunge le spiagge di Riccione, dove è sottile al massimo qualche millimetro.
Se volete provare tutte le piadine dalla Romagna, vi serviranno molte soste durante il tragitto, ma se preferire prepararla a casa, ecco per voi la ricetta originale di una azdora romagnola, con i suoi preziosi consigli e qualche vinello abbinato.
Ingredienti per la piada romagnola (per fare 10 piadine)
- grammi 1300 di farina 0 macinata a pietra o di farro
- grammi 240 di strutto o di olio extra vergine di oliva (se volete fare la piada vegana)
- 2 bustine di lievito in polvere
- sale q.b.
- latte q.b. per impastare
Come preparare una piadina perfetta
Disporre la farina a fontana sul tagliere, aggiungere tutti gli ingredienti ed impastare energicamente fino ad ottenere una massa compatta, liscia e morbida. Lasciare riposare l’impasto per almeno un’ora avvolto con la pellicola o dentro ad un sacchetto per freezer, fare delle palline, stenderle col matterello e cuocerle nel testo ben caldo.
I consigli della azdora per fare la piadina romagnola
La farina è l’ingrediente più importante quando si prepara la piadina romagnola. Noi qui in agriturismo usiamo quella di Gentil Rosso, ma siamo fortunati e il frumento lo coltiviamo noi, ma se volete diventare dei maestri della piadina sperimentate con le farine, annusatele, fate delle prove, impastate e soprattutto cercate farine vere, “artigianali”. Evitate i prodotti industriali e cercate un fornitore di fiducia, finché non trovate la farina ideale. il resto vien da sé. Non esiste la ricetta definitiva.
La cottura è l’altro punto fondamentale della piada. Durante questo processo è importante che il mezzo di cottura assorba l’acqua dalla piadina rendendola friabile e non “gommosa”. Noi utilizziamo la teglia di Montetiffi, chiamata anche teggia, testo, lastra.
Questo strumento, realizzato interamente a mano, ha la forma rotonda dai bordi rialzati e il materiale che viene utilizzato per la loro realizzazione è principalmente un impasto di argille che le rende uniche. La piadina cotta nella teglia ha una differenza di gusti e aromi che la rendono diversa e speciale da una cotta su un piano riscaldato moderno. Se è usata fin dai tempi dei Romani ci sarà un motivo!
Quale vino abbinare alla piadina romagnola?
Tutto dipende da quello che si vuole mettere nella piadina. Se abbiamo un piatto di affettati misti, con formaggi e sottaceti, come vuole la tradizione romagnola, scegliete un vino rosso leggero e profumato, come un Sangiovese di Romagna o una Barbera frizzante se preferite i vini vivaci.
Se state per addentare una piada squacquerone e rucola la scelta ricade su un bianco sapido, secco, floreale come un Pagadebit DOC di Romagna, una Rebola dei colli di Rimini oppure puntate su grandi spumanti come Champagne, Franciacorta e Oltrepò Pavese. Se volete abbinare un cocktail, l’Hugo è perfetto.
Per gli abbinamenti più succulenti come piadina e porchetta o piada con salsiccia e cipolla non esitate a stappare qualcosa di pepato come un Syrah di Cortona, una speziata birra trappista o un roccioso Fumin della cantina Grosjean.
Ricetta su gentile concessione della Sig.ra Lea, dell’agriturismo Gardi e Bertoni.
Telefono: 0546 70715
Via Rilone 2, Località Mazzolano, 48025, Riolo Terme, Ravenna