Sognando il Sangiovese: il miglior amico del Barbecue
Dalla Romagna alla Toscana in un wine tour alla scoperta del vitigno più nobile d’Italia. Otto giorni per visitare le cantine che producono le migliori bottiglie di Sangiovese e per immergerci nella tradizione culinaria di queste due incantevoli regioni con corsi di cucina e abbinamenti cibo-vino. Seguendo la vecchia via dei pellegrini provenienti dall’Europa del nord e diretti a Roma, degusteremo Sangiovese di Romagna, Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. Presteremo particolare attenzione all’abbinamento del Sangiovese con i formaggi del territorio (Formaggio di Fossa e Pecorini, della Garfagnana, Toscano e Senese), ma soprattutto con la carne alla griglia, oggetto di culto in queste terre dove vengono allevati due purosangue da barbecue: Vitellone Romagnolo e Chianina. Ma non solo, perché ci aspettano cacce al tartufo e salumi deliziosi come quelli di Cinta Senese e Mora Romagnola, di cui è possibile visitare gli allevamenti allo stato brado. Per cui aspettatevi pellegrinaggi alle griglie dei Maestri del Barbecue, scampagnate tra vigne ed incursioni nei sapori della tradizione rielaborata da chef stellati o custodita da vecchie azdore, in un tripudio culinario che solo un vino superbo come il Sangiovese può accompagnare.
Programma
Partenza dall’aeroporto di Bologna per le colline di Faenza, cittadina famosa per la produzione di ceramiche, di cui è possibile visitare il ricchissimo museo. Nel pomeriggio visita alle Cantine Morini, rinomate per i Sangiovese, ma anche per i vini passiti autoctoni come il Centesimino Rubacuori, un nettare delizioso. A cena, l’antipasto tipico: piadina, salumi e formaggi romagnoli e primo incontro con una colossale grigliata abbinata ad una serie di Sangiovese di Romagna.
Spenderemo altri due giorni in Romagna, alla ricerca del Sangiovese perfetto tra Faenza e Brisighella. Cantina Leone Conti, vulcanico pioniere dell’enologia romagnola: ottimi Sangiovese e Albana che produce sia in versione secca che passita, divino il Non Ti Scordar di Me. E nel pomeriggio Fattoria Zerbina, con una selezione di Sangiovese incredibili, tra cui spicca il Pietramora, cru Marzeno, e poi l’Albana passita Arrocco attaccata da botrytis, che abbineremo al Formaggio di Fossa. Partenza per Brisighella, dove spenderemo l’ultimo giorno tra degustazioni di vino—cantina Vigne di San Lorenzo—e di olio, il Brisighello, protetto da un disciplinare severissimo, con visita al frantoio. Pomeriggio di relax, il circolo di golf offre delle buche in mezzo ad un paesaggio idilliaco oppure è possibile fare una cavalcata tra le colline o birdwatching o corsi di cucina per imparare a preparare la pasta.
Quindi attraverseremo l’Appennino per saggiare il versante toscano. Un resort immerso nel cuore del Chianti, a Panzano, in posizione strategica, vicino alla cantina Fontodi—prima tappa per ritemprarci con il Flaccianello—sarà la nostra base operativa. Pomeriggio di svago con corso di cucina e degustazione di olio toscano oppure possibilità di visitare Siena.
Daremo la precedenza a vini tipici, come quelli di Sean O’Callaghan, demiurgo/enologo della cantina, Riecine, biodinamica, che crea Chianti splendidi e suadenti, a perfetta immagine di un territorio da favola come Gaiole in Chianti.
Visiteremo quindi la storica cantina Fattoria Le Casalte, i cui vigneti drappeggiano le pendici di Montepulciano, giro per l’antico borgo, pranzo al mitico ristorante Acquacheta, e poi via alla volta di Pienza per ammirare questa graziosa città metafisica voluta da Papa Pio II Piccolomini.
Penultimo giorno tutto per Montalcino: prima tappa cantina le Macioche, produttrice di un Brunello eccelso e di un Rosso tra i più bevibili in assoluto. Visita di Montalcino e nel pomeriggio visita alle cantine Poggio di Sotto. Due cantine storiche che hanno segnato la storia del Brunello, artigianali, splendide, dove è un piacere anche solo fare una passeggiata nei vigneti. A due passi da Montalcino sorge l’abbazia di S. Antimo, fondata da Carlo Magno nel 781, uno dei capolavori architettonici della Toscana che merita una visita prima di tornare.
Per l’ottavo giorno è prevista una mattinata a Firenze, poi aeroporto di Firenze oppure ritorno a Bologna.