Centesimino o Sauvignon rosso? Il vino, il vitigno, storia
Il Centesimino è il vitigno a bacca rossa autoctono delle colline di Faenza, in provincia di Ravenna. La sua storia è particolare, molto affascinante.
Per via della sua affinità aromatica con il Sauvignon Blanc è sempre stato chiamato Sauvignon rosso, termine che ancora i vecchi contadini faentini usano, creando confusione per chi non è a conoscenza della storia del vitigno.
Storia del vitigno Centesimino
A causa della Fillossera, è andato molto vicino all’estinzione, anzi ormai era stato completamente dimenticato e dato per disperso, quando, a metà del secolo scorso entra in scena Pietro Pianori, soprannominato il Centesimino.
Trovò delle marze sopravvissute nei giardini di un palazzo del centro di Faenza: le alte mura che cingevano il giardino avevano salvato il Centesimino dal flagello.
Da quel momento Pietro iniziò a reimpiantare vigne di Centesimino sui terreni di Santa Lucia, una piccola frazione collinare poco fuori Faenza, al cui centro troviamo la splendida torre medievale di Oriolo dei Fichi.
La zona di produzione a tutt’oggi è limitata solo ed esclusivamente a pochi ettari sulle colline faentine.
Stile e vinificazione del Centesimino
Oggi il Centesimino è prodotto da una ristretta cerchia di cantine, che si sono riunite in un consorzio di tutela. Ci sono tre versioni: un vino d’annata da bere giovane, affinato in legno e il passito.
Se le versioni secche sono piacevoli e confortanti, il passito di Centesimino è una vera opera d’arte, una delizia di frutta matura, cioccolato, spezie e fiori appassiti che si intrecciano creando un trama arabescata, dove i tannini mantengono comunque il vino vispo e guizzante. Un caldo abbraccio in cui lasciarsi andare: vero vino da meditazione.
Caratteristiche organolettiche del Centesimino (Sauvignon rosso)
Il Centesimino è un vino profumatissimo, (non per nulla era chiamato anche Sauvignon rosso!) con un bouquet ricco di richiami floreali, confettura di frutta rossa e spezie.
Il bouquet è molto ricco, con frutto rotondo e polposo: ciliegie sotto spirito, melograno, fragoline di bosco e rose a non finire che si alternano, rendendo il vino molto affascinante e facilmente riconoscibile.
Al palato è caldo, ampio, con freschezza contenuta e tannini vivaci, ma morbidi.
Le ultime ricerche ampelografiche hanno confermato che il Centesimino non ha alcuna parentela con il Sauvignon Blanc, anzi pare che sia un biotipo del vitigno Aleatico Faentino. Sembra che il nostro amico non se ne sia mai andato da casa.
Temperatura di servizio del Centesimino
Per le bottiglie giovani optate per 14-16 gradi. Non mortificate un Centesimino invecchiato o affinato in legno con temperature alte, la sua dote principale è la sontuosità del bouquet: anche 18-20 gradi possono andare. Il passito va servito a 8-10 gradi.
Centesimino in abbinamento con il cibo
Il Centesimino è ottimo per grigliate, pulled pork, empanadas di carne argentine, hamburger. L’apice lo si raggiunge abbinando cioccolato e Centesimino passito. Tra tutti i vini rossi dolci è uno dei più adatti per domare dessert e torte al cioccolato.