Vino Nobile di Montepulciano: caratteristiche e storia
Il Vino Nobile di Montepulciano è uno dei più antichi e pregiati vini della Toscana, prodotto con le uve di un particolare clone di Sangiovese che a Montepulciano prende il nome di Prugnolo Gentile, per via dello spiccato profumo di prugna che concede al vino.
Come tutti i grandi vini (rossi) toscani deriva dal legame che si è creato nei secoli tra Sangiovese e terroir: i produttori non sono moltissimi e la zona di produzione originale non è stata ampliata a dismisura, pur godendo di un buon prestigio fin dal Rinascimento.
Il suo segreto è il suolo: un’alternanza di sabbie e argille che mescolandosi creano condizioni ideali per produrre vini di struttura, profumati, ma con tannini fini. Il Vino Nobile di Montepulciano è un vino DOCG, un vino a denominazione di origine controllata, il massimo riconoscimento nel mondo del vino italiano.
Caratteristiche organolettiche del Vino Nobile di Montepulciano
Il Nobile è un vino fine, di corpo, con un bouquet intenso a base di prugne, ciliegie, olive, viole, note erbacee e terrose. La freschezza è vivace, il frutto caldo e levigato, i tannini sono intensi, ma scolpiti da un lungo affinamento in legno. Se visitate le cantine intorno a Montepulciano, noterete che il Nobile di Montepulciano è un vino sì balsamico e caratterizzato da note terrose e di sottobosco, tuttavia non è minerale e austero come il Brunello, infatti lo riconoscerete per la morbidezza dei tannini e il classico frutto “tutto prugna”.
Un po’ di storia del Vino Nobile di Montepulciano
A Montepulciano l’arte di produrre vino risale al tempo degli Etruschi, tuttavia è solo nel 1530 che si sente parlare per la prima volta del Vino Nobile di Montepulciano. Quel globe-trotter, nonché critico di vino ante litteram, di Sante Lancerio, il mitico bottigliere di Papa Paolo III, che girò l’Italia in lungo in largo per scoprire i migliori vini da servire al desco papale, descrive il Vino Nobile di Montepulciano come Perfectissimo e se lo dice lui ci fidiamo.
Dove viene prodotto il Vino Nobile di Montepulciano
La zona di produzione è una piccola enclave di 670 ettari e copre quasi tutto il comune di Montepulciano, a sud di Siena.
Disciplinare: quali vitigni nel Nobile?
Il Vino Nobile di Montepulciano è composto dal 70% minimo di Sangiovese, Prugnolo Gentile, a cui solitamente si aggiunge Canaiolo, per un massimo del 20%, e Mammolo, che aggiunge una componente floreale intrigante, specialmente di viola mammola. L’affinamento in legno è lungo—26 mesi per il base e 38 per il Nobile Riserva—ma necessario per dare tempo a questo vino dalla grande carica polifenolica, di arrotondarsi e sprigionare profumi eterei. Il potenziale di invecchiamento raggiunge tranquillamente i 15 anni e anzi è consigliabile aspettare almeno 6-7 prima di stapparne un Nobile di Montepulciano che si rispetti.
Vino Nobile di Montepulciano in abbinamento al cibo
Il Nobile è un vino carnivoro che dà il meglio di sé con le carni rosse, paella, vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, empanadas. Ottimo con il pecorino di Pienza e i formaggi stagionati; da provare con una tajine di agnello alle prugne e le preparazioni a base di agnello e frutta secca. E non sottovalutiamo le preparazioni vegetariane a base di melanzane, radicchio o un classico filetto con porcini.
Temperatura di servizio del Vino Nobile di Montepulciano
Il Nobile è un vino tannico, complesso e dotato di un bouquet avvolgente che merita una temperatura di 16-18 gradi per essere valorizzato. Per le bottiglie più mature alzate la temperatura di un paio di gradi.