Cantina Cenni e Assirelli
È con grande piacere che parliamo della cantina Cenni e Assirelli, una realtà giovane e dinamica. Giovane perché guidata dal grintoso Daniel Fini di soli 22 anni, ma allo stesso tempo storica, perché presente sul territorio di Dozza da almeno 50 anni. L’azienda ha a disposizione 80 ettari, di cui 33 dedicati ai vigneti, ma Daniel, che ha iniziato ad imbottigliare solo da qualche anno ma con risultati molto incoraggianti, ha intenzione di razionalizzare l’assetto dell’azienda e impiantare nuovi vigneti, in vista di un aumento delle bottiglie e di uno studio approfondito dei terreni.
La posizione della cantina è splendida, sui colli di Dozza che guardano la Valsellustra, dove le colline verdi, ricoperte di vigneti, lentamente si trasformano in sculture lunari modellate dal vento a dalle piogge, così simili alle Montagne Rocciose dei western. E proprio la varietà geologica di questi calanchi, la mescolanza di strati, ciottoli e fossili marini, è il segreto della cantina. Abbiamo un mix di argilla a valle e di calcare e gesso sulle pendici più alte dove i bianchi come Albana, Trebbiano, Chardonnay e Pignoletto crescono a meraviglia, grazie a vento, sole e una buona escursione termica che aiuta a mantenere i profumi molto vivaci.
I vini della cantina Cenni-Assirelli sono molto puliti, netti, non fanno legno, perché non si cerca tanto la concentrazione spinta, quanto piuttosto la finezza dei profumi e la freschezza, visto che i terreni a disposizione e le condizioni climatiche lo permettono. Aiuta molto anche il fatto che le rese per pianta sono basse e che si cerca di mantenere al minimo l’utilizzo di prodotti sistemici-chimici, grazie alla presente costante del vento che spazza la vallata. Non mancano piante di ulivo intorno alla cantina a rendere il tutto ancora più suggestivo, anche se per ora non è prevista alcuna produzione: ne riparleremo il prossimo anno. Intanto diamo un’occhiata ai vini, non prima di aver sottolineato che le bottiglie sono caratterizzate da un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Albana di Romagna Secca
Uno dei migliori vini della cantina. Giallo dorato, cristallino. Al naso è grasso, ricco. Un vino tutto frutta e fiori gialli—ginestra, acacia, miele e burro—con un gran bel corpo arrotondato da una sapidità asciutta, a cui fanno eco sentori di frutta esotica che tornano in bocca, fino ad un finale netto, sapido. Un bianco da abbinare a piatti cremosi, carbonara, salmone affumicato, fettuccine all’astice, paella mista di carne e pesce. € 4.
Albana di Romagna Amabile
Dorato. Il bouquet è esotico, caldo, burroso, con rimandi di mandorle tostate, pesche mature, susine, il tutto immerso in un caldo abbraccio di miele. In bocca risulta dolce, mai stucchevole, grazie ad un’acidità che mantiene il vino vivace. Semplicemente perfetto per la pasticceria secca e i dolci con crema chantilly, ma anche in abbinamento con formaggi stagionati come il pecorino di Moliterno, Cheddar e pere o uno affumicato come lo spagnolo Idiazabal. € 4.
Trebbiano Frizzante
Paglierino. Profuma di ananas, melone, giglio, un filo di erbe e poi ancora tornano acacia, mela. In bocca è fresco, con spessore sapido e scorre che è un piacere, accompagnato da bollicine croccanti. Un vino nato per essere abbinato ai fritti: fiori di zucchina alla romana, pollo fritto, fritto misto all’ascolana. € 4.
Pignoletto Frizzante
Un frizzante brioso, con una bella freschezza e un’anima scanzonata. Il bouquet è vibrante, con fiori bianchi come magnolia, mughetto e sambuco. In bocca scorre morbido, sapido, con l’aromaticità tipica di questo vitigno. Frittura di paranza, sogliola alla mugnaia oppure tataki di tonno con sesamo e salsa di soia. € 4.
Chardonnay
Paglierino. Profuma di burro, nocciole, glicine, ananas, agrumi e non mancano le note minerali per chiudere. Al palato è succoso, di corpo leggero, con ritorni fruttati e un bel finale sapido. Da abbinare a timballo di riso, spigola con patate, ostriche gratinate.
Merlot
Un Merlot fruttato e balsamico con prugne, frutti di bosco, eucalipto e ciliegie in grande spolvero. In bocca è fresco, snello, scorre con note pepate che lo rendono grintoso; la trama tannica è delicata. Un vino rosso da abbinare a costolette alla griglia con salsa barbecue, pecorino stagionato, filetto di cervo ai mirtilli. € 4.
Sangiovese Doc
Rubino violaceo. Ciliegie, fragoline, lamponi, ribes, more e amarene a volontà. Il bouquet è fresco, pungente, con note di sottobosco, mora e menta. In bocca è equilibrato, con tannini morbidi e una bella freschezza che alterna pepe e zenzero. Finale al sapor di liquirizia. Un vino perfetto per la cucina romagnola, vedi lasagne e tagliatelle al ragù, ma ottimo anche con una succosa costata di manzo alla griglia. € 4.
Cabernet Sauvignon
Incentrato su visciole, frutti di bosco e viole. Riempie la bocca, è caldo, ma le spezie aiutano ad arrotondare il cuore di questo vino voluminoso. Tannini domati e con eleganti tracce minerali nel finale. Ancora una volta si è cercata la freschezza e i profumi delicati piuttosto che la potenza, da abbinare a vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington.