The Chita whisky single grain: questo è il distillato per chi ama i sapori delicati
The Chita whisky single grain è un distillato particolare, floreale, dal fascino sottile e mieloso, poco pungente per essere un distillato di mais. Come whisky giapponese è molto lontano dallo stereotipo scozzese del whisky duro e roccioso pieno di note dolci, ma eteree, del single grain di Scozia, anzi grazie alla sua spiccata delicatezza potremmo dire che incarna perfettamente lo stile zen giapponese del whisky delicato.
Difficile fare paragoni con distillati europei, sembra quasi un whiskey irlandese immerso in una serra di fiori… ma sebbene molto bevitori duri di Scotch lo definiscono un whisky troppo efebico, in realtà è un whisky splendido per finezza e profondità. Forse non è complesso da morire, non offre vorticosi cambi di direzione o milioni di suggestioni, ma l’equilibrio tra parti dolci e carnose è eccellente.
Diciamo che più che un whisky è un affresco, un dipinto su tela di quello che è un tema, che i giapponesi da bravi esteti feticisti amanti della precisione assoluta, riescono a dipingere con pennellate precise e didascaliche. Non è un capolavoro, anzi è molto stilizzato e costruito, ma pochi sono i distillati che riescono a riassumere così fedelmente un’immagine. Pensate ad una serra piena di orchidee di tutti i tipi, ecco questa è l’immagine che viene in mente, una serie di orchidee, rose, viole, tulipani e fiori di ogni genere.
Come viene prodotto The Chita whisky single grain
Vabbè, tutta sta manfrina per dire che odora di fiori? In realtà la faccenda è un po’ più complessa e la distilleria Chita, di proprietà della Suntory, è rinomata per il sottile fascino dei propri whisky. Ci sono tre anime in questo single grain, ognuna distillata usando un alambicco diverso in base alla tipologia di mais: il primo ha due colonne, il secondo due e il terso quattro. L’affinamento è altrettanto curato ed è mirato a rendere particolarmente equilibrato e piacevole questo whisky giapponese: i tre single grain affinano in botti usate per fare Bourbon, in botti usate per lo sherry e anche in botti europee usate per produrre vino. Nulla è lasciato al caso, ogni profumo, ogni petalo che sentirete è stato studiato per aggiungere un piccolo tassello in questo piccolo giardino zen dove tutto è perfetto. L’età media di invecchiamento di questo whisky non è stata dichiarata.
Caratteristiche organolettiche del The Chita whisky single grain
Bouquet favoloso che si dipana petalo dopo petalo, alternando profumi più ossidati di noci, erbe alpine, un accenno balsamico e poi miele, melone, banana, zenzero, agrumi e vaniglia. Sembra che abbiano spremuto dentro gli olii essenziali di un profumiere.
Al palato è agrumato, vellutato, appena speziato, con una vena erbacea che dà ritmo e vitalità. Il sorso è fresco e scattante, il frutto è caldo, ma i cereali sono in sottofondo, nascosti da una cascata di flora. Finale non lungo, ma gustoso.
È un whisky spontaneo? Un’incarnazione pura? No, anzi è molto costruito, ma è comunque spigliato e caratteristico e forse, considerata la filosofia giapponese, potremmo considerarlo figlio di una tecnica e di un terroir unici. Un whisky prodotto solo qui, solo a certe condizioni, con un metodo che ha una precisione morbosa e meticolosa. La natura traslata in una bottiglia: la tecnica riproducendo la vita la nobilita, la plasma. Quando il tecnicismo diventa arte Ukiyo-e dove la precisione del dettaglio diventa motivo dell’essere.
Prezzo del The Chita whisky single grain
Tutta questa magia alla fine si paga, i giapponesi sono maestri. Prima ti seducono e poi ti danno una batosta al portafogli. In questo caso il prezzo è di 70-75 euro. Un prezzo che va preso con le molle: se vi piacciono i whisky leggiadri e floreali, delicati e precisi fatelo vostro e lo amerete. Se al contrario il vostro palato ama i sapori forti o i whisky ossidati e carichi in stile Glenfarclas e Macallan forse vi sembrerà troppo leggero e petulante.
Cocktail da fare
Rob Roy, Whisky Sour, Godfather, Rusty Nail.
Abbinamenti consigliati
Dolci al cucchiaio, zuppa inglese, cioccolato, terrine di salmone, brisket e pulled pork, salame di cioccolato, torta di mele.
Prezzo
78-80 euro: sembrano tanti, ma in realtà non lo sono, soprattutto per un whisky giapponese. Questa bottiglia offre tanto spessore e l’investimento è giustificato.