Sassella Stella Retica Arpepe 2012: uno dei migliori vini rossi della Valtellina
Alcuni vini ti fanno parlare per ore, ti entusiasmano, altri invece ti portano allo stupore, lasciandoti allibito, stimolando il silenzio e l’introspezione.
E questo Sassella Stella Retica Arpepe 2012 più che un vino è stato un momento di poesia liquida, un ricongiungersi con la quintessenza della bellezza. La faremo corta: non c’è molto da dire su questo vino, se non che è buonissimo, un capolavoro di vino, un Nebbiolo, anzi un Chiavennasca di montagna che ha pochi eguali. E dire che è il vino base della cantina Arpepe, quello più semplice, ma quando ci metti dentro Nebbiolo, serietà e montagne nella bottiglia, diventa un nettare, un distillato di eleganza. I profumi sono eterei e pungenti, sembra di fare una passeggiata nelle Alpi: roccia, mirtilli, lamponi, erbe alpine, radici, foglie e sottobosco. Più che un vino è una polaroid del territorio da cui nasce.
Come viene prodotto
I vigneti sono in alta quota, tra 400 e 550 metri e vengono trattati con i guanti bianchi. Rame e zolfo per i trattamenti, che sono minimi e sempre fatti in maniera consapevole. La cantina Arpepe non ha certificazioni biologiche, ma è una delle più serie e affidabili che abbiamo in Italia. Lo stesso impegno è profuso anche in cantina dove le fermentazioni sono spontanee, si fanno lunghe macerazioni, almeno 51 giorni, e si fa affinare il vino in botti grande di rovere. In questo caso il vino macera per 51 giorni e poi affina per due anni in legno, cemento e bottiglia.
Caratteristiche organolettiche
A 10 anni dalla vendemmia è diventato adulto, ha mediato e trasformato tutto lo spessore e la carica minerale in un’evoluzione incredibile. È ancora molto affilato e terso, puro, ma ha messo su un po’ di ciccia. Il frutto è già maturo, rotondo e pieno di rimandi medicinali, di fiori secchi e mirtilli sotto spirito. Pomodoro, gelee di anguria, geranio, marmellata di lamponi e finale di erbe aromatiche e ancora terra. Il bouquet è un caleidoscopio di rara eleganza, si muove misurato
I tannini sono gustosi e disegnati con grande delicatezza. I sapori terrosi sono splendidi, china a rabarbaro sono diventati balsamici, sembra che siano affondati in un mare di incenso. Il legno ha plasmato tutto questo estratto senza però lasciare tracce pesanti, anzi è completamente integrato nel quadro aromatico. La lunghezza del sorso è infinita. Il gioco tra sapori maturi, rotondità e profondità minerale è intrigante e ti porta a bere senza esitazione.
La struttura è buona, il sorso dinamico, scolpito nella roccia: parte caldo e poi diventa verticale.
Prezzo
L’annata 2017 costa 30 euro. Non sono pochi per “un vino”, un bene voluttuario e accessorio, ma se considerate che è uno dei migliori vini per rapporto qualità prezzo della Valtellina, ve lo consigliamo a occhi chiusi. Non è solo un vino di grande spessore che può invecchiare per 15-20 anni, ma anche una bottiglia che sa esprimere in emozioni liquide tutta la bellezza delle Alpi Retiche.
Abbinamenti consigliati
Pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.