Sangiovese Guiry 2017 Tenuta Biodinamica Mara recensione, scheda tecnica e prezzo
Il Sangiovese Guiry 2017 della Tenuta Biodinamica Mara è un vino che dà speranza, gioia immediata e tanta, ma tanta bevibilità. È un cosiddetto vino naturale, un Sangiovese di razza prodotto senza tanti tecnicismi, ma mano sicura, con lieviti indigeni e senza controllo di temperatura.
Il bello di questo vino è che sai quello che ti attende, non si nasconde dietro affinamenti pesanti, non è speziato come un panpepato o corposo o tannico, ma è soltanto un vino succoso, vibrante, elegante e mai pompato.
La bevibilità è alle stelle, puro succo di uva che prende il sopravvento, si lascia bere che è una meraviglia, tuttavia non è mai banale o sempliciotto, anzi ti lusinga con una mineralità discreta, quasi marina con toni iodati in sottofondo.
Se vogliamo definirlo un vino testimone del terroir delle dolci colline del riminese ci sta, è una definizione plausibile. Ma quello che è interessante è che un vino consapevole, non vuole essere altro, ma solo una fulgida incarnazione di quello che è il Sangiovese dei colli di Rimini. Non è una virtù così scontata in questo mondo del vino italiano così pieno di wannabequlcosadicool a tutti i costi.
Come viene prodotto il Sangiovese Guiry 2017 della Tenuta Biodinamica Mara
La cantina Mara consta di 7 ettari di vigneto, tutti coltivati a Sangiovese, nel comune di San Clemente, tra Morciano e Coriano a pochi chilometri dal mare. La coltivazione è biologica, i vini prodotti secondo i dettami biodinamici in modo che sia il territorio di questi splendidi colli romagnoli a parlare. Dopo la vendemmia i grappoli vengono pressati, il mosto fermenta in tini di legno, senza controllo delle temperature, con una macerazione sulle bucce di 30 giorni. L’affinamento sulle fecce fini è di 12 mesi, a cui segue un periodo di riposo in bottiglia di 4 mesi.
Il bouquet
Naso delicato, pulito, tipico e schietto. Il frutto è sottile ed etereo, ritorni floreali ad ingentilire, una brezza marina appena sussurrata e finale di ciliegie, frutti di bosco e radici come si conviene da un buon Sangiovese. Il legno è ininfluente.
Il sapore
Al palato è esattamente come al naso: cristallino pungente, fresco, succoso, sospinto da buona freschezza. I tannini sono saldi, ma mai sgarbati e fanno il loro dovere, donando struttura e veicolando sapori di radici, terra e foglie. La varietà è buona, la finezza c’è. Fa il suo dovere e offre tanta bevibilità, senza mai scadere nella prevedibilità. Pulizia e volume sono ok, non ci sono sbavature, ossidazioni o riduzioni: tutto scorre come diceva un grande saggio.
Prezzo
17-20 euro: un prezzo accettabile per un buon vino.
Abbinamenti consigliati
Carne alla griglia, risotti, cotoletta, piatti indiani non troppo piccanti, cucina argentina, ma soprattutto pasta e castrato alla griglia. Piatti consigliati: pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, amatriciana, paella.