Martini Vermouth Riserva Speciale: recensione
Il Martini Vermouth Riserva Speciale è un vino molto stilizzato, dominato da una speziatura e da un legno invadenti, ma nel complesso si difende, ha profondità aromatica, fiori, erbe e toni di rabarbaro che donano un certo spessore al sorso. Nel complesso non è particolarmente espressivo, il suo grande limite è la staticità, ma almeno è apprezzabile il tentativo di un colosso come la Martini di produrre un vermut che abbia un taglio carismatico e peculiare.
Questo Martini Vermouth Riserva Speciale sembra quasi che sia stato studiato a tavolino per raggiungere un grado di densità assurdo, come se volessero fondere vermut e bitter insieme in un unico alcolico, così da potere essere diluito con la soda per fare un americano pirotecnico. Ma intendiamoci, questo non è un limite solo di questa bottiglia, ma di molti produttori che ormai si sono fatti prendere la mano dalla vena creativa e ritengono che ogni vermouth debba essere una cornucopia di spezie, erbe e profumi, anche se così perdono di vista l’equilibrio e l’integrità del vermut.
Come viene prodotto il Martini Vermouth Riserva Speciale
Nasce da una miscela di Nebbiolo DOC delle Langhe ed estratti di erbe, fiori, radici, china, rabarbaro e altri aromatizzanti che vengono lasciati macerare in alcol. Segue l’affinamento in legno per guadagnare speziatura, tannini e complessità, quindi si passa all’assemblaggio tra vini e aromi, si corregge con zucchero e il vino viene imbottigliato. Il grado alcolico è di 18 gradi
Caratteristiche organolettiche del Martini Vermouth Riserva Speciale
Il bouquet è intenso, sontuoso con toni di sandalo e cedro che avvinghiano un frutto scuro e austero, etero, terroso già di partenza, a cui fanno da contorno tutta una serie di profumi chinati che quasi viene voglia di morderli. C’è di tutto, inutile elencare così alla rinfusa, ma tra fiori, erbe alpine, agrumi e frutta secca ce n’è per tutti i gusti.
Al palato è tannico, giustamente amaro, strutturato e caldo, ma reso austero dal trattamento del legno che aggiunge un sottofondo estremamente complesso. Nel complesso è molto ricco, ma pur essendo un vermut dolce e vellutato, non si lascia mai andare al surmaturo o alla mollezza fine a sé stessa. Persistenza buona, varietà discreta, fa il suo dovere, anche se la presenza del legno è un po’ troppo marcata.
Quali cocktail fare con il Martini Vermouth Riserva Speciale
Come vermut da aperitivo non è malaccio se servito con fetta di arancia e ghiaccio, ma la sua carica scura e speziata si presta più alla miscelazione con gin e bitter per fare classici come il Negroni, anche se la vera sorpresa è stato l’abbinamento con il whisky per fare il Boulevardier e Manhattan. Con il gin si sposa, tuttavia i toni molto legnosi, quasi balsamici e ricchi di richiami erbacei sono perfetti per esaltare un buon whiskey di spessore, a scelta tra uno Scotch single malt torbato o un classico Bourbon con una buona dose di rye. Cocktail consigliati: cocktail Brooklyn, Scofflaw, Old Pal, Bobby Burns, Blood and Sand cocktail, Rob Roy.
Prezzo
13-15 euro: prezzo nella norma e in linea con i vermut concorrenti.