Malibu rum: recensione, scheda tecnica, cocktail da fare
Il Malibu è un rum aromatizzato al cocco, un prodotto dolce e vellutato adatto per fare cocktail veloci e molto semplici. È una sorta di premix per chi non ha tempo da perdere in ricerche di prodotti di alta qualità o preferisce fare drink al volo, aggiungendo succhi, soda o ghiaccio.
Caratteristiche organolettiche del Malibu rum
Il bouquet è molto alcolico, chiuso, poco ampio e molto blando. Si sente il cocco e un lontano richiamo tropicale.
Al palato è molto dolce, stucchevole, dominato da un sapore di cocco posticcio che sembra di vere un Bounty sciolto al sole. Si muove denso in bocca, sciropposo e del rum rimane ben poco.
Non c’è niente di male nell’usare il Malibu, non vogliamo essere snob, per un uso casalingo senza pretese nessuno si indigna, ma lo scandalo è che la Pernod Ricard lo abbia chiamato rum aromatizzato, quando è chiaramente un liquore.
Esistono grandi rum aromatizzati, come il Plantation Stiggins’ Fancy Pineapple Rum, ma è fatto con una miscela di rum pregiati in cui è fatto macerare dell’ananas, mentre questo Malibù è una soluzione di rum, acqua zucchero e cocco e sinceramente chiamarlo rum non fa molto onore alla categoria di questi nobili distillati. Certo il Plantation Stiggins’ Fancy Pineapple Rum costa 44-46 euro, contro i 13.50 del Malibu, il costo è su un altro pianeta, ma allora qualche domanda sulla qualità di questo Malibu dovremmo farcela.
Se lo avessero chiamato liquore al rum e cocco avrebbero chiarito molto la loro comunicazione verso i consumatori, i quali almeno in questo modo saprebbero davvero cosa stanno comprando.
Ma perché è ridicolo definire il Malibu come un rum? Prima di tutto per la sua gradazione molto bassa, di 21 gradi, tipica dei liquori e non dei rum. Il problema non è l’aromatizzazione, che non è neanche male come idea, il problema è il grado alcolico. Se comprate una grappa aromatizzata alla genziana e vi venisse rifilato un liquore a 21 gradi, come reagireste? Perché il Drambuie ha 40 gradi ed è un liquore a base di whisky, anche se ha una gradazione onesta e non è stato annacquato? Esiste una legge che stabilisce quale sia la gradazione minima di un rum aromatizzato o che protegge i consumatori?
Ovviamente no, ogni paese produttore ha legislazioni e tradizioni diverse, per cui dobbiamo affidarci soltanto al nostro palato e agli occhi per leggere bene le etichette.
Ingredienti del Malibu
E visto che parliamo di etichette, leggiamola e vediamo quali sono gli ingredienti, ossia rum, acqua, estratto di cocco, zucchero.
Cocktail da fare con il Malibu
A parte tutta questa filippica, a cosa serve il Malibu? Almeno la Pina Colada la potete fare con questo rum aromatizzato al cocco? Se siete alla canna del gas sì, ma il suo sapore finto, stilizzato e poco dinamico non è il massimo. Anzi non è proprio adatto: tutto il contrario di quello che serve per fare una buona Pina Colada, che dovrebbe essere cremosa, vellutata, ma mai troppo dolce e sciropposa. Il Malibù è dolce, mentre servirebbe un rum bianco cubano leggero, aromatico e snello, questo è un distillato di pesantezza unica.
Se proprio volete usare il Malibu rum, consideratelo un liquore dolce al pari del triple sec, quindi non aggiungete zucchero o sciroppo e bilanciate con un buona dose di lime per tagliare il glucosio. Mai usarlo per Mojito e Daiquiri.
Come servire il Malibu
Siamo stati severi con la politica di marketing di questo rum, ma non lo disprezziamo a prescindere e una sua collocazione per un uso casalingo si trova sempre. Servitelo con ghiaccio e 3 cl di succo di ananas e 1 di lime e farete un aperitivo facile e veloce. Ma soprattutto con il Malibu vengono benissimo i ghiaccioli al gusto Pina Colada, meno alcolici e più vellutati.
Prezzo del Malibu rum
13,50 per la bottiglia da 0,70, costa poco, almeno questo è l’unica nota positiva.