Chartreuse verde: che cos’è, quali sono gli ingredienti, il prezzo e le ricette cocktail da fare con questo liquore di erbe
Il Green Chartreux, lo Chartreuse è il liquore verde più famoso del mondo. Viene prodotto secondo una ricetta segreta dei monaci dell’Ordre des Chartreux fin dal 1600.
Oggi i monaci della Certosa di Voiron non producono più lo Chartreuse con le loro manine segnate dalle intemperie e dalle lunghe giornate di “ora et labora”, procacciano solo la mistura di erbe, ma il liquore è rimasto un mito, un prodotto unico e irripetibile. Va specificato però che non è un liquore artigianale.
Ma cosa ha di speciale questo Chartreuse verde?
È un elisir dal gusto incredibile, dato da ben 130 erbe e piante officinali. Non provate a chiedere la ricetta o un monaco potrebbe uccidervi a colpi di cilicio… Le erbe vengono lasciate in infusione in alcol, il tutto viene distillato e poi il liquore è fatto affinare in botti di rovere, nel più classico stile francese.
E a parte la varietà dei profumi e dei sapori verdi è proprio l’affinamento in legno ad arrotondare con spezie, vaniglia e toni di cioccolato questo liquore. Di liquori alle erbe ne abbiamo migliaia, ogni abbazia ne produce uno, ma il livello di finezza, intensità ed equilibrio raggiunto dal Chartreuse È unico.
Anche la colorazione è completamente naturale, nasce così verde e gaio, allegro e non vengono aggiunti coloranti artificiali.
Ma passiamo al commento di questo grande liquore, anche se a dire il vero lo Chartreuse verde è si ottimo come digestivo o come liquore da meditazione, ma dà sicuramente il meglio di sé come ingrediente nei cocktail. Non vogliamo dire che è noioso, perché non lo è, tuttavia è un po’ statico come tutti gli amari a base di erbe e piante officinali. Per questo se usato come ingrediente alchemico per fare cocktail diventa una piccola super nova di gusto, si espande, rilascia mille sapori che poi vengono mescolati e smussati in drink più “long”.
Il bouquet del Chartreuse verde
Il naso è semplicemente favoloso, un caleidoscopio in perenne movimento. Ci sono milioni di richiami erbacei, salvia, rosmarino, anice stellato, genziana, menta, peperone e poi svariati toni di frutta come mela, più banana e cedro. Ma come detto prima è il tocco del legno a fare la differenza, per cui sentirete toni speziati, vanigliati, cioccolatosi a dare consistenza, ritmo e vitalità. La profondità aromatica è davvero stupefacente, anche come taglio, come ritmo è snella, il tono è etereo, mai dolciastro o ridondante. Persistenza degna di un certosino.
Il sapore del Chartreuse verde
In bocca è mentolato, appena amaro, gustoso, pieno, ma abbastanza morbido nel complesso, lo zucchero arrotonda molto e i toni sono quasi caramellati. È coerente con il naso, ma non aspettatevi un amaro tannico o sgarbato o troppo pungente alla genziana. Nasce come liquore digestivo, ma vuole affascinare, prenderti nella morsa dei suoi profumi e poi soggiogarti con la sua inesorabile carezza vellutata. Nel complesso è armonico, fine, ben definito da una freschezza mentolata che mantiene il sorso credibile e abbastanza scorrevole. Certo non è da bere a bicchieri, va centellinato, si bagnano le labbra.
Prezzo del Chartreuse verde
Trovate la bottiglia da 0,70 a 35 euro in enoteca e online: un prezzo accettabile per un amaro fatto ancora con cura e attenzione.
I cocktail da fare con il Chartreuse
I cocktail da fare sono molti e potrete sperimentare all’infinito. Lo Chartreuse verde si abbina a meraviglia a distillati eterei, resinosi e affilati come gin, tequila e vodka. Con rum, whisky e cachaça non è il massimo, ma non si sa mai. I cocktail da fare: il migliore è il mitico Last Word, poi cocktail Bijou, Angelo di Fuoco, Jabba the Hutt Potion, Pocholito. Se volete fare un dessert di un grande chef stellato provate il Sempreverde di Piergiorgio Parini.