Lagrein Riserva Taber 2016 Cantina Bolzano: la recensione di un pregiato vino rosso dell’Alto Adige
Il Lagrein Riserva Taber 2016 Cantina Bolzano è una delle corazzate della mitica cantina dei coltivatori di Bozen. Un vino prestigioso nato da una selezione spietata dei grappoli nei migliori vigneti di Gries (Bolzano), da sempre zona vocata per questo nobile vitigno.
È un vino strutturato, denso e corposo, pieno di profumi di bosco, con un frutto esplosivo e un corredo speziato opulento, ma è comunque una bevuta che non scade mai nella pesantezza, nella muscolosità fina e sé stessa e soprattutto nella monotonia.
Forse è una delle Riserve più affidabili di questa cantina sociale altoatesina, uno di quei vini che negli ha subito molti rifacimenti di trucco, ma che alla fine ha trovato la propria cifra in una interpretazione austera, ma sempre dinamica. Per fugare ogni dubbio o paura, sappiate che non è una marmellata plasmata dal legno.
Come viene prodotto
Le vigne hanno un’età media di 90 anni e sono raccolti nel piccolo cru Taber intorno a Bolzano, in località Gries. La selezione è certosina e vengono raccolti solo i migliori grappoli. L’altezza delle colline è bassa, massimo 250 metri, ma come sapete il Lagrein non è vitigno da altura, visto che ha bisogno di molto sole e una maturazione lenta. La vendemmia si protrae fino ad ottobre inoltrato.
Fermentazione in botte di legno con seguente affinamento misto sia in barrique che botti grandi.
Caratteristiche organolettiche
Il risultato di tutti questi sforzi è un vino che potremmo definire polaroid di questo territorio. Ricco, opulento, ma dal tratto austero e severo. Il naso è un turbinio di frutti di bosco, muschio, sottobosco e fiori. Non mancano profumi balsamici di eucalipto. Le spezie del legno ci sono e sono ancora un po’ invadenti, ma con un paio di anni ancora in cantina si affievoliranno.
Le note eteree non mancano, ma ha solo 6 anni, per cui non abbiate fretta. È un fanciullo.
Al palato è teso, ampio e sontuoso. I tannini solcano un frutto maturo con grazia, senza mordere la lingua. Ancora una volta è una bella acidità dal sapore di arancia che dà il ritmo al sorso. I tannini sono potenti, ma come detto fanno da scheletro e non sono mai invadenti. L’equilibrio è ancora lontano. Questo è un vino colossale che per ora ha le parti un po’ slegate, ma è solo questione di tempo. La stoffa e la profondità ci sono. La polpa è tanta. Serve solo tempo per integrare il trattamento del legno.
Raggiungerà la maturità tra 5-6 anni, ma con questa freschezza lo potrete bere anche tra 10-15 anni senza problemi.
Come detto non aspettatevi una bomba fruttata alla marmellata di ciliegie, punta verso l’eleganza, non la muscolatura ipertrofica.
Prezzo
45: non costa poco, ma è un vino immortale e di grande pregio. Se vi piace il genere è un buon investimento.
Abbinamenti consigliati
Taglieri di salumi, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.