Grüner Veltliner Alte Reben 2015 di Alexander Koppitsch
Il Grüner Veltliner Alte Reben 2015 di Alexander Koppitsch è un vino che ti fa capire a che profondità di finezza possano arrivare i vini austriaci. Dimenticatevi per un attimo dei soliti Grüner Veltliner emaciati e iperodorosi, pompati da morire, no. Questo è un concentrato di frutta, erbe, zenzero e rocce, ti accarezza il palato con ardore, non si fa sottomettere a facili sterilizzazioni estetiche, fugge, si apre in un ventaglio di mille sapori, ma soprattutto si muove, guizza è vivo.
Ma non solo perché è un cosiddetto vino naturale, ma perché il produttore è riuscito a fare suo questo vino, lo ha interiorizzato e poi lasciato andare. Non illudetevi, non è un vino del non interventismo, anzi è tutto studiato a tavolino prima, per poi fare il meno possibile. Anche le quantità di solforosa sono ridicole.
Due parole sul produttore: Alexander Koppitsch, vignaiolo di matrice biodinamica, che coltiva 5 ettari e mezzo nel Burgenland, l’Eldorado vinicolo dell’Austria, la patria del Grüner Veltliner. Non usa lieviti selezionati, ma solo indigeni, non filtra, non chiarifica, non aggiunge porcherie ed è biodinamico e scrupoloso come pochi. I suoi vini sono specchio di questa filosofia che affonda le sue radici in un’estetica della spontaneità del vino. Non ci sono trucchi e ritocchi, ma tanta passione, competenza e neanche un difetto nel vino.
Ma come è questo Grüner Veltliner Alte Reben 2015 di Alexander Koppitsch? Buono, non perfetto, ancora scalcia un po’ nel finale, ma il sale e il frutto sono favolosi, scolpiti con grande vividezza. La naturalezza di beva è incredibile, la speziatura così importante nel Gruner Veltliner qui è tratteggiata con garbo, non opprime, non spadroneggia, ma anzi sottolinea una pulizia aromatica incredibile.
Il bouquet del Grüner Veltliner Alte Reben 2015 di Alexander Koppitsch
Naso con frutto tagliente, lime, zenzero in bella mostra, spezie delicate, rocce e un finale di mandorle e alghe. La varietà è buona, ma non eccellente, ma succede sempre il primo giorno con questo vino. Già se lo bevete il secondo giorno si apre e spicca il volo. Persistenza e finezza ok.
Il sapore
Bocca tesa, inchiodata su uno scoglio frustato dalle onde. Lo sviluppo è armonico, si muove con freschezza che morde. L’equilibrio ideale è ancora lontano 2-3 anni almeno. Ma questo è un vino che adesso è piacevole, ma potrà essere eccellente tra 5 anni.
Prezzo
40 euro circa. Costa molto è vero, ma se lo comprate e lo lasciate in cantina 5 o 10 anni avrete un capolavoro. Bevuto adesso non ne vale sicuramente la pena, sarebbe un infanticidio.
Abbinamenti consigliati
Vino di spessore, molto sapido, dal corpo non certo esile, non esitate se servite piatti della cucina Thai, cinese non piccante o indiana, oppure pizza margherita, vitello tonnato, carbonara, paella.