Frus Bianco 2018 Vigne Antiche: la recensione di vino bianco naturale di grande profondità
Il Frus Bianco 2018 Vigne Antiche è una bottiglia da tenere sempre pronta in frigorifero: ha tutto quello che serve ad un vino bianco all around. Eleganza, sapori sottile, profumi netti verdi e penetranti, discreta sapidità e quell’acidità giusta che ti permette di servirlo con pesce, piatti piccanti cinesi, un kebab o anche come aperitivo.
Non è un vino colossale, la struttura è media, ma la freschezza e la profondità minerali sono intriganti e amplificano il volume aromatico e gustativo del vino, rendendolo ampio e articolato.
Come viene prodotto
Le vigne di Tocai Friulano hanno più di 50 anni e affondano le radici in suoli ricche di marne oceaniche, terreni particolarissimi che rendono unico il Collio. Le uve vengono raccolte, diraspate, pigiate e il mosto macera e fermenta, in acciaio, per 11 giorni a contatto con le bucce.
Ovviamente si usano solo i lieviti naturali presenti sulle uve; stiamo sempre parlando di un vino Triple-A, non di Tavernello. Il vino riposa per due anni in cemento sui propri lieviti e poi ancora 1 anno in bottiglia. Non viene né chiarificato né filtrato. Un vino naturale duro e puro, senza compromessi, ma che vanta una pulizia encomiabile.
Caratteristiche organolettiche
E nel vino si ritrova tutta questa attenzione, questa concentrazione e la pienezza perfetta a cui ambiscono molte bottiglie, ma che poche possono vantare.
Questo vino è straordinario perché è una spremuta di terroir, è sé stesso e basta e non punta stupire con effetti speciali o make-up o legnosità astruse. Tutta la polpa, la concentrazione minerale e l’acidità lo rendono ambizioso, potente, ma al contempo scorrevole e sincero.
Non si nasconde, non è pompato, ma quello che offre è stoffa, carisma puro. Questa è la forza di questo splendido e solare vino. La sua fibra più intima che ti colpisce, senza però appesantirti con alcol o sapori stilizzati.
Il bouquet è molto verde, erbaceo, iodato, pieno di alghe e con un frutto algido che non si sbilancia ancora. La varietà è ottimale, il ritmo serrato, ma declinato con eleganza.
Al palato è una supernova di sale, scorre tagliente, ma con un buon corpo e persistenza. Diciamo che non un vino magro e banale, anzi! Succo e polpa si alternano a guidare la volata senza mai un affanno.
L’equilibrio a suo modo c’è, ma sicuramente è ancora spigoloso: diamogli tempo. Il lungo affinamento sui lieviti lo ha plasmato, ha impresso profumi di pasticceria deliziosi e lo ha arrotondato, ma la sua evoluzione è ancora lontana, almeno 5 anni per iniziare a sentire un terziario degno di nota.
In ogni caso già adesso è splendido e irresistibile.
Prezzo
21,80 sul sito Triple-A. Prezzo accettabile per un ottimo vino bianco naturale del Friuli. Compratene un bancale e lasciatelo in cantina: per i prossimi 20 anni vi terrà compagnia.
Abbinamenti consigliati
Tanta sapidità merita i frutti più pregiati del mare: abbinatelo ad ostriche, crudità, sushi, pesce al forno, ma anche comfort food o cibo da asporto come pizza bianca scamorza e zucchine, vitello tonnato, falafel, spaghetti alle vongole, tortelli di zucca, spaghetti di riso con gamberi, riso alla cantonese, frittata, carbonara, pad thai.