Domus Caia 2016 Sangiovese di Romagna DOC 2016 Stefano Ferrucci: recensione e scheda tecnica
Ed ecco ancora a parlare di un vino rosso che ha fatto la storia dei vini romagnoli e ha contribuito a ricostruire l’immagine del Sangiovese di Romagna: il mitico Domus Caia 2016 Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva 2016 della cantina Stefano Ferrucci. Prodotto con grande cura da una selezione di un ottimo cru romagnolo, in collina, da uve perfette e sane, che hanno la particolarità di fare appassimento prima di essere pigiate. Esatto, la stessa lavorazione tipica dell’Amarone della Valpolicella o di un altro ottimo vino di Romagna, il Burson di Bagnacavallo.
Lo stile è più intenso e deciso, il grado alcolico, la struttura e la sontuosità sono concentrate, ma siamo lontano dei vini Ferrucci degli anni 90 e dei primi anni del 2000, quando erano delle bombe strutturatissime. Oggi si predilige uno stile più snello e di facile lettura, sempre carnoso e intrigante, ma meno denso: certo l’estratto è tanto e la ciccia non manca, ma non stiamo parlando di una marmellata o di un vino barricato. E la scelta dell’affinamento in botte da 500 litri e di un appassimento leggero che punta sull’eleganza ha premiato. Oggi il Domus Caia 2016 è certamente giovane, all’inizio della sua splendida vita, ma ha una naturalezza di beva più coinvolgente, più attenta alla purezza del varietale.
Come viene prodotto il Domus Caia 2016 Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva 2016 Stefano Ferrucci
Tutto è stato studiato per esaltare le caratteristiche di finezza del Sangiovese: il cru è il Vigneto la Collina con vigne vecchie di 40 anni, esposte a sud-est, ad una altitudine di 200 metri. La vendemmia avviene verso la fine di settembre e poi le uve vengono fatte appassire, quindi sono diraspate e vinificate in acciaio. Segue un lungo affinamento in botti da 500 litri, nuove, di secondo e terzo passaggio per plasmare tutta questa materia e smussare gli angoli. Riposa in bottiglia è poi fondamentale per trovare equilibrio e permettere al vino di intraprendere il viaggio verso uno sviluppo terziario glorioso. Come detto il vino è sottile, intenso, ma non surmaturo o cotto, anzi la freschezza ancora morde, quindi non pensate ad un vino statico, tutto il contrario.
Caratteristiche organolettiche del Domus Caia 2016 Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva 2016 Stefano Ferrucci
Il bouquet è avvolgente, dominato da profumi maturi di ciliegie, foglie di pomodoro, lievi rimandi terrosi e finale di fiori secchi. Ha bisogno di respirare almeno un paio d’ore nel bicchiere, ma poi si apre in tutto lo splendore di bosco tipico del Sangiovese. Ottima varietà, buona profondità e pulizia esemplare. Mai banale, mai stilizzato o troppo caldo.
Al palato è sontuoso, vellutato nell’incedere, ma sempre fresco, non si siede mai, continua a scorrere sospinto da buona acidità, con i tannini che danno rigore e spessore. È piacevole e ben disegnato, l’esuberanza alcolica non fa la prepotente, ma al momento siamo ancora lontani dal suo apice gustativo: bevuto adesso è ottimo per accompagnare piatti di carne, come vino gastronomico è perfetto, ma con almeno 4-5 anni in cantina riuscirà ad affacciarsi sul suo potenziale terziario, che già si sente. Le spezie, la carne secca, i sapori terrosi di rabarbaro dei tannini già intrigano il palato, ma non possiamo parlare di armonia. Ed è un bene, se fosse già pronto e docile adesso, considerato che è l’annata 2016, significherebbe che è un vino dal fiato, corto, quando invece ha davanti a sé i prossimi 20 anni per dimostrare quanto vale. E con tannini così nerboruti e un’acidità squillante che non molla un attimo, non abbiamo dubbi che riuscirà ad evolvere magnificamente.
Prezzo del Domus Caia 2016 Sangiovese di Romagna DOC Superiore Riserva 2016 Stefano Ferrucci
25 euro: un prezzo accettabile e ben calibrato per un vino rosso di spessore, longevo e dalla qualità innegabile.
Abbinamenti consigliati per il Domus Caia Stefano Ferrucci 2016
Questo vino rosso ha muscoli ed è intenso, tannico e merita piatti succulenti e grandi grigliate estive, ma anche piatti della tradizione dell’Emilia Romagna: paella, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, roast beef, pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington.
Ringraziamo l’Enoteca Regionale di Dozza per averci ospitato durante la degustazione del vino.