Chianti Classico Dievole 2015: recensione e scheda tecnica
Il Chianti Classico 2015 Dievole è un vino stupendo, una sintesi austera e superba di quello che è il vero Chianti Classico. Non ci sono tentennamenti, sbavature, l’acidità è eccellente, intensa, ma sempre elegante, misurata, perfetta per dare ritmo e verticalità al sorso.
Il Chianti Classico 2015 Dievole dovrebbe essere portato e assaggiato in tutto in mondo per capire il potenziale del Chianti Classico, oggi sommerso da migliaia di ettari di vigne, ma che raramente riesce a raggiungere vette di eccellenza, aderenza territoriale e stile.
Qui, in questo Chianti Classico il Sangiovese è lasciato libero di esprimersi in tutto il suo splendore, la sua eleganza, ma anche la sua esuberanza (acida). Diciamo che siamo rimasti estasiati da questo vino, nonostante sia ancora un fanciullo. È nato per sfidare i decenni e bevuto adesso è buono, anzi molto buono, ma dominano ancora le parti più dure. Con qualche anno riuscirà a sviluppare profumi più evoluti, maturi ed eterei e anche una certa morbidezza.
Due parole sulla produzione del Chianti Classico 2015 Dievole. La resa per ceppo è di 1,1 chili, la densità di impianto è di 5500 piante per ettaro, i suoli sono a base di marne, calcare e alberese. Le condizioni di partenza sono ideali.
Ma dopo anche la lavorazione è molto rispettosa. Vendemmia a mano ovviamente, pressatura, solo lieviti indigeni e fermentazione sulle bucce per 13 giorni e poi segue un affinamento in botte grande non tostata per 13 mesi. Poi 3 mesi di bottiglia per trovare il suo equilibrio ottimale.
Ma la sua vita è appena iniziata, come detto berlo adesso è quasi un peccato, ma chi riesce a resistere alla tentazione? Compratene 6 bottiglie, bevetene adesso una con una bella fiorentina e le altre lasciatele in cantina 5 anni.
Colore
Rubino chiaro, trasparente, brillante.
Il bouquet
Naso classico, declinato con eleganza e precisione, non ci sono spezie anomale o toni vanigliati. Il frutto è tagliente con prugne, ciliegie e fiori a non finire, appena maturo, ma austero, solcato da rimandi minerali ed erbacei leggeri. Tocchi balsamici in sottofondo, caffè, liquirizia e radici tante, a profusione, ben delineate ed incorporate in un bouquet favoloso per trasparenza e pulizia aromatica. Questo è il fascino del Sangiovese: sottile.
Il sapore
In bocca si ritrova la stessa finezza, non pensate ad un vino muscoloso, surmaturo o possente, quanto ad una splendida sinfonia di viole, terra e amarene suonata con leggiadria. Certo i tannini si fanno sentire e donano una bella struttura, ma ancora un volta è la finezza a dominare. Acidità ed estratto si prendono a morsi, come la polpa, in bocca avvolge tutto il palato e si morde e se è vero che è già piacevole, il suo vero potenziale gustativo sarà raggiunto tra 4-5 anni. Persistenza ottima, struttura gagliarda, ma precisa, tipicità da 10 e lode.
Un grande vino, un Chianti Classico da incorniciare.
Prezzo
15-20 euro, un prezzo onesto per un vino fatto con grande cura.
Abbinamenti consigliati
La carne alla griglia ovviamente per un vino così fresco è la scelta ideale, ma provatelo anche con risotto al tartufo, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.