Barolo Luciano Sandrone Le Vigne 2013: la recensione
Il Barolo Luciano Sandrone Le Vigne 2013 è un vino tutto d’un pezzo, un Nebbiolo corposo, vinificato senza compromessi, non ancora pienamente maturo, ma sicuramente da comprare e mettere in cantina.
Parlare di un vino di questa caratura, ma ancora così giovane, è una questione spinosa: al momento è molto robusto, pieno, i tannini sono vigorosi e riempiono la bocca con opulenza, certo il tutto è suonato con grande pulizia ed eleganza, ma il vero Barolo deve ancora venire fuori. Per ora i toni sono ancora troppo fruttati, è molto caldo e avvolgente, ma la sua evoluzione è appena accennata. I toni eterei, i profumi terrosi sono accennati, la balsamicità sta facendo capolino in un mare di frutta matura.
Insomma berlo adesso è un crimine contro il Nebbiolo, ma se comprate un Barolo Sandrone questo lo sapete già. I suoi vini nascono per sfidare i decenni, non sono mai al massimo prima di 10 anni, visto che estratto e tannini sono di una notevole intensità. La grandezza è già scritta nel suo DNA, tuttavia ha bisogno di smussare qualche spigolo tannico e trasformare tutta questa burrascosa intensità in finezza.
Come ben sapete l’approccio della cantina Sandrone è molto rispettoso, non interventista, ma punta a valorizzare tipicità, austerità e potenza tannica. Potenza che permetterà al vino di invecchiare e sviluppare toni eterei e le cosiddette note terziarie. Per cui non aspettatevi un vino dolce, opulento, decadente o ammorbidito dal passaggio in barrique, questo Barolo Luciano Sandrone Le Vigne 2013 picchia duro, non guarda in faccia a nessuno e va dritto al sodo. Il che tradotto significa che non ci sono mollezze, stilizzazioni compiaciute, ma tanto estratto amaro, corpo, balsamicità e una serie di profumi terrosi scanditi con cristallina eleganza.
Sinceramente dei molti Baroli 2013 che abbiamo assaggiato ultimamente questo è il più scuro, quello ancora non completamente formato, ha un equilibrio ancora in divenire, ma non è un difetto, anzi è solo giovanile esuberanza. Concedete a questa bottiglia ancora 5 anni e inizierà ad aprirsi ad una magnifica evoluzione. Dopo tutto è solo un 2013, appena messo in commercio: per un Barolo di questa caratura 6 anni di vita sono un’inezia.
Come nasce il Barolo Luciano Sandrone Le Vigne 2013?
Dalle uve, sane e pulite che non vedono prodotti di sintesi, dei migliori cru aziendali della cantina a Barolo, Castiglione Falletto, Novello e Serralunga d’Alba, che vengono pigiate e vinificate solo usando i lieviti autoctoni. L’affinamento ovviamente è rispettoso, in botte grande da 500 litri e dura 30 mesi. Il resto è leggenda e possiamo tranquillamente lasciare in eredità ai nostri figli questo vino per festeggiare la nascita dei loro figli.
Il bouquet
Etero, affascinante, oscuro e un po’ introverso. Viole e lamponi, more sotto spirito, tartufo, un tocco di muschio, tè e liquirizia a non finire. I toni erbacei sono delicati e incorniciano un frutto splendido per profondità.
Il sapore
Bocca tesa, voluminosa, dove i sapori terrosi di radici, liquirizia e rabarbaro si mescolano ad un frutto sobrio, sotto spirito, evoluto, screziato da un ricordo erbaceo. La progressione tannica è coinvolgente, la ricchezza è avvinghiante e immaginifica, è un vino che ha tanto da dare. Forse non è ancora equilibrato, o per lo meno pronto è pronto, ma non è al suo apice, lo sviluppo terziario è indietro, ma stoffa, spessore e qualità sono indiscutibili. Ancora cinque anni e avremo un capolavoro nei nostri calici.
Abbinamenti consigliati
Con questi tannini e questa struttura è un vino chiaramente carnivoro, ricercate succulenza e grassi: filetto al pepe verde, tartufo, paella mista, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, roast beef, pulled pork.