Barbaresco Asili 2013 Ca del Baio: la recensione di un pregiato vino rosso piemontese
Il Barbaresco Asili 2013 Ca del Baio a 9 anni dalla vendemmia inizia ad a manifestare tutto il suo fascino. È un Nebbiolo di razza, austero e avvolgente, scontroso e invitante: prima ti seduce con un frutto etereo affilato che ti trafigge il naso, poi ti carezza con deliziosi profumi di fiori blu sotto spirito e infinite arrivano i profumi delle Langhe. Il tartufo, le foglie che si seccano in autunno, le nocciole e il sottobosco.
Più che un vino è un monumento a questo splendido anfiteatro, ad uno dei più prestigiosi cru piemontesi, dove il Nebbiolo diventa davvero grande e maestoso. Asili è una collina, un posto magico che vi ipnotizza. Le spire dei vigneti si susseguono sulla terra, come sinuose spire di un serpente. Sembra un luogo metafisico in stile De Chirico, quasi irreale, dove solo le vigne dominano.
Come viene prodotto
Le vigne hanno un’età variabile: si va da alcune venerabili alberi di 70 anni ad altre ovviamente più giovani, 23 anni, dovute alle sostituzioni in campo. I suoli sono a base di un misto di marne blu, calcare e argilla. Dopo la vendemmia il 90% grappoli viene diraspato, pigiato e unito al restante 10% con raspi e macera a temperatura controllata in tini di legno. Dopo 60 giorni, c’è la svinatura e il vino affina per 30 mesi in tonneau di rovere.
Caratteristiche organolettiche
Il bouquet è splendido come anticipato. Troverete tutta il fascino del Nebbiolo, declinato con grande finezza. Profumi classici di terra, china, liquirizia, un filo di menta e muschio, toni balsamici più taglienti di erbe alpine e artemisia che ammiccano al vermouth. Il frutto è splendido e sottile con anguria e lamponi. Il legno è ormai perfettamente integrato e non ha lasciato tracce palpabili, ma solo degli echi lontani.
Al palato ha uno spessore incredibile, i tannini sono ancora vibranti, ma si sono aperti e modulati su una sinfonia di terra e radici unica. Il sapore del rabarbaro e della cola dominano l’assaggio, confortato da un frutto morbido, ma sottilissimo, che riprende i sapori del bosco a chiudere. La complessità è mostruosa, a volte stordente, ma ha grande pacatezza, incidere solenne e armonia incredibile.
Prezzo
L’annata appena uscita in commercio costa 75, che non sono certo pochi per una singola bottiglia di vino rosso, ma diventano pochi se li paragonate alla magniloquenza di questo splendido Barbaresco. Servono almeno 7-8 anni, inutile stapparlo prima, sarebbe una follia. E con questi tannini sarebbe poco piacevole. Potete stapparlo anche a 15, 20, 30 o 40 anni dalla vendemmia e ogni volta vi stupirà.
Abbinamenti consigliati
Paella mista, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, risotto al tartufo, pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington.