Tempranillo: vitigno, storia e caratteristiche
Il Tempranillo è il vitigno spagnolo più importante, uno dei più coltivati al mondo, non soltanto in Spagna dove domina in tre delle regioni vitivinicole più apprezzate, ossia la Ribera del Duero, Toro e la Rioja, patria di grandissimi vini rossi.
Parlare del Tempranillo non è facile, tracciare un identikit di questo vino è un’operazione sfuggente, visto che non stiamo parlando di un vitigno conosciuto e dal carattere così riconoscibile come potrebbe essere il Sangiovese, a cui spesso il Tempranillo è paragonato, o il Nebbiolo o il Cabernet Sauvignon. Il Tempranillo è tutto il contrario, fa il timido: se assaggiate un acino di un grappolo di Tempranillo non sentirete molti sapori o profumi primari, è un vitigno abbastanza neutro, ma ciò non significa che sia insulso o insipido, tutto il contrario, la sua eleganza si nasconde in profondità e non tutti riescono a farla emergere. Questo è il vero problema: la miriade di vini scialbi prodotti in Spagna con questo vitigno, che non fanno altro che rafforzare l’idea che il Tempranillo sia un vino qualunquista.
Ma allora perché dovremmo parlare di questo vino rosso spagnolo e perché è così diffuso in tutto il mondo?
La risposta è che, se ben coltivato, se gli date le cure giuste, buona escursione termica notturna, un terroir sassoso e ricco di minerali e un lungo affinamento in legno, questo brutto anatroccolo sviluppa un bouquet terziario a base di spezie incredibile. Oltre alle famose suggestioni speziate, quello che colpisce sono le complesse e screziate note balsamiche che il Tempranillo riesce ad offrire, quando è fatto con rese basse, macerazioni più lunghe e un affinamento adeguato in legno.
Altrimenti diventa la quintessenza della noia, molti sono i vinelli leggeri, magari anche freschi e fruttati, ma senza la minima personalità. Considerate che è coltivato in ogni angolo di Spagna e che viene spesso tagliato con altri vini più consistenti, quindi è praticamente ubiquo sul suolo spagnolo.
Però adesso parliamo di grandi vini. E quando vi diciamo che se è ben fatto il Tempranillo raggiunge vette eccelse, lo diciamo a ragion veduta, perché per fare un esempio molto spicciolo, un vino iconico e grandioso come il Vega Unico Sicilia è un Tempranillo in purezza, prodotto solo nelle migliori annate. Considerate che per comprare le ultime annate di Vega dovete pagare almeno 400-500 euro a bottiglia, quindi non stiamo parlando del Tavernello spagnolo.
Altra grande prova della grandezza del Tempranillo è la sua presenza stabile nell’uvaggio del vino di Porto, il famoso vino fortificato del Portogallo, dove per inciso il Tempranillo viene chiamato Tinta Roriz o anche Aragones.
Caratteristiche organolettiche del vino Tempranillo
Il grappolo di questo nobile vino rosso spagnolo è molto delicato, la buccia è sottile e suscettibile agli attacchi di malattie e marciumi, proprio per questo le zone che predilige sono secche e ventilate, come la Ribera del Duero, in cui si passa dai 40 gradi di giorno ai 15 notturni. Ma è proprio questo il clima che permette al Tempranillo di sviluppare finezza, acidità e profumi. In questi climi così estremi e contrastanti le uve riescono a portare a termine una maturazione polifenolica lenta, ma costante e con l’escursione termica, la freschezza, anche dei profumi, è assicurata. Poi con tutta quella concentrazione e quell’acidità, serve un affinamento lungo, per plasmarle, per dare rotondità e pienezza. E così mentre il Tempranillo matura in legno, il vino si terziarizza (che parola orrenda!), sviluppa tutta la sua celata carica aromatica.
Ma veniamo alle caratteristiche principali di questo vino spagnolo. Il bouquet del Tempranillo è floreale e fruttato, dotato di vivacità, ma non grandissima espressività, tuttavia se affina a lungo, ecco che emergono questi toni balsamici di eucalipto, di olive, di rosmarino, menta, e poi quelli più speziati di cedro, tabacco, spezie dolci, cacao, mentre il frutto diventa maturo. Come detto prima a livello di aromi assomiglia al Sangiovese, ma alla lontana: i profumi che condividono sono quelli di prugna, olive, finocchio, alloro e le erbe aromatiche come timo e origano. Ma come vini non sono proprio simili il Sangiovese è più nervoso e terroso, mentre il Tempranillo sviluppa un terziario molto più speziato e pepato.
Zone di produzione del Tempranillo
Al palato il Tempranillo ha buona acidità, struttura importante, tannini che possono essere vigorosi, ma tendenzialmente non è un vino carnoso, tanto che spesso lo trovate in blend con la più passionale Garnacha, soprattutto nei vini della Rioja, dove è più sottile, meno concentrato e muscoloso e riesce a trovare più tipologie che prediligono l’invecchiamento in legno. Anche la stessa classificazione del vino Rioja, aiuta a sviluppare la carica aromatica nascosta del vitigno. Il primo livello è il vino base: quando è joven è fresco e fruttato; poi abbiamo il crianza leggermente più complesso con veloce passaggio in legno; reserva quando fa affinamento più lungo e poi l’apice qualitativo si raggiunge con il Rioja gran reserva, che affina anche per sette anni in legno.
Al contrario se vi allontanate di 100 km e andate nella Ribera del Duero, cambia totalmente profilo, qui è possente, denso, con un frutto muscoloso tendente al marmellatoso decadente, in stile Kurni per dirne uno conosciuto, e un corredo speziato ben accentuato e spesso è vinificato anche in purezza.
Finiamo con i vini meno famosi, ma non meno suggestivi, della regione chiamata Toro, dove le alte temperature caricano i grappoli di zucchero e quindi di conseguenza elevatissima alcolicità una volta vinificate. In questo caso il Tempranillo diventa sontuoso e ricco, sempre balsamico, ma più lento nell’incedere, perde quella freschezza tipica, lasciandosi andare ad una concentrazione che ha del baroccheggiante.
Qual è il prezzo di una bottiglia di Tempranillo
Per darvi un’idea dei prezzi di questo vino spagnolo, pensate che il Vega Sicilia Unico 2009 costa 380-400 euro, un bottiglia di media qualità, tipo una crianza costa 15 in Spagna, una reserva 40 euro.
Etimologia e altri nomi
Temprano significa presto, perché è un vitigno che matura molto in anticipo rispetto a tutti gli altri vitigni spagnoli, da cui il nome. Gli altri nomi con cui è conosciuto sono: Cencibel, Tinto Fino, Tinto del Pais, Tinta del Toro nelle varie regioni spagnole e Aragonez e Tinta Roriz in Portogallo.
Abbinamenti consigliai
Paella, vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington.