Groppello: vino, vitigno e caratteristiche organolettiche
Il Groppello è il vitigno autoctono a bacca rossa più importante della Lombardia, coltivato fin dalla fine del 1500 nelle colline del Lago di Garda, del Bresciano e del Bergamasco per produrre ottimi vini di elegante fattura, ma anche irresistibili chiaretti, vini rosati che potrete abbinare a qualsiasi piatto, dal pesce alla carne.
Più che un vitigno singolo, ancora una volta dobbiamo parlare di famiglia, Perché quella del Groppello è una tribù abbastanza popolosa, dove l’adattamento a vari terroir ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare differenti caratteristiche.
Zona di produzione e cloni del Groppello
Il Groppello gentile, chiamato anche Groppellone, è in assoluto il più coltivato e principalmente viene usato per produrre vini rosati gustosi, profumati, dotati di ottima acidità. La sponda lombarda-bresciana del Lago di Garda è la sua culla natia, ma lo troviamo in tutto il bresciano, il bergamasco ed è coltivato anche con successo a Verona, Vicenza e Treviso, altre tre zone storiche.
Se ci avviciniamo alle sponde del lago di Garda, il vitigno prende il nome di Groppello di mocassino, un biotipo ideale per produrre vini rossi dal grande fascino, speziati, freschi, balsamici e di buona struttura ma con tannini ben disegnati.
Finiamo con un’escursione in Trentino, nella Val di non, dove troviamo il Groppello di Revò intorno all’omonimo villaggio a cui si deve il nome, poco a nord di Cles.
Spesso lo si trova in blend con Barbera, Marzemino o Sangiovese come nel Rivera del Grada rosato, tuttavia molti vignaioli stanno verificando in purezza il Groppello per esaltare la sua finezza. Le due DOC Riviera del Garda bresciano e Garda lo prevedono in purezza.
Storia del vitigno Groppello
È un vitigno antichissimo, conosciuto già ai tempi dei romani, tanto che abbondano le testimonianze di cronisti come Catone, Plinio, Virgilio e anche Cassiodoro, il ministro di Teodorico, che ci parla non solo di Groppello, ma è anche uno dei primi a narrare della bontà “soave” del vino di Soave.
Il nome Groppello viene dal dialetto “grop”, gruppo nodo e si riferisce alla forma compatta e serrata degli acini dei grappoli virgola che sembrano quasi hanno dati punto
Caratteristiche organolettiche del Groppello
Il vino rosso che si ottiene un bouquet splendido con frutta rossa, spezie dolci, toni balsami cd macchia mediterranea e profumi terrosi. Il grappolo e compatto , a buccia sottile e matura entro metà settembre: ha quindi buona struttura acidità decisa buona morbidezza tannini decisi ma mai scorbutici. Non è un vino esageratamente strutturato o verde, ma il piglio la grinta non gli mancano e se prodotto con basse rese e un buon affinamento in legno riesce ad evolvere anche per una decina di anni.
Il rosato ha profumo intrigante, spezie, ginepro, fiori e bocca attesa e sapida: è un vino dal fascino sottile, croccante, dotato di grandissima bevibilità e grazie a vinificazioni pulite e precise riesce ad essere un ottimo vino conviviale che si presta a mille abbinamenti o al ruolo di perfetto vino da aperitivo.
Abbinamenti consigliati per il vino Groppello
Se è un rosato abbinatelo a pesce, spaghetti alle vongole, frutti di mare, salumi, cucina thailandese e piatti piccanti cinesi. Il rosso non teme piatti ricchi, paella mista, vitello tonnato, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, risotto al tartufo, pulled pork, empanadas, hamburger, filetto alla Wellington.