Carmignano: vitigno, storia e caratteristiche
Un po’ di storia del Carmignano
Questo piccolo lembo di terra, a ridosso dell’Arno e protetto ad est dal Montalbano, produce uno dei vini più antichi e rinomati d’Italia, già famoso ai tempi degli Etruschi, e citato, per la sua importanza fondamentale, nel 1716 da Cosimo III dei Medici, nel bando con cui stabiliva i confini delle quattro regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra. Potremmo dire che il vino di Carmignano è il progenitore dei Supertuscan, infatti l’uso di vinificare il Sangiovese in blend con il Cabernet Sauvignon risale al 1700, quando Caterina de’ Medici, regina di Francia, importò in Toscana la cosiddetta uva francesca o francesa.
Caratteristiche organolettiche del Carmignano DOCG
Grazie ad un microclima favorevole, l’Appennino non dista molto, il Carmignano è un vino sontuoso, che unisce l’eleganza nervosa del Sangiovese all’opulenza del Cabernet Sauvignon. E il risultato di questo blend è un ottimo vino dal frutto caldo, a base di amarene e mirtilli, dotato di buon corpo e sempre originale, elegante, con sfumature profonde che vengono dal Cabernet. Necessita di un po’ di tempo nel bicchiere, ma risulta stratificato e gustoso, con un bel frutto carnoso incorniciato da tannini vigorosi e le classiche note affumicate del Cabernet. Grazie all’incredibile acidità e al poderoso corredo tannico spesso il Carmignano ha un potenziale di invecchiamento notevole, anche di decine e decine di anni.
Abbinamenti cibo vino con il Carmignano
Il vino di Carmignano si abbina alla perfezione con la ricca cucina toscana: provatelo con la bistecca alla fiorentina, l’anatra al forno alla fiorentina, scottiglia, peposo di Petigliolo, pollo al curry, costine con salsa barbecue, lasagne al forno, pulled pork, hamburger.
Zona di Produzione del Carmignano
Il Carmignano è una DOCG minuscola di 170 ettari, che comprende due soli comuni, poco ad ovest di Firenze, tra Prato ed Empoli: Carmignano e Poggio a Caiano. Queste terre sono famose non solo per la bontà dei vini, ma anche per un ottimo olio di oliva, denominazione Montalbano e una cucina gustosa a base di ricchi intingoli, cacciagione e funghi.
Barco Reale DOC
Un altro vino degno di nota è il Barco Reale, fratello minore del Carmignano, prodotto con le medesime uve e sottoposto ad un affinamento meno lungo, ma che risulta più leggero, incredibilmente bevibile. Il nome viene dalla tenuta dei Medici che si estendeva sull’attuale territorio dei comuni di Poggio a Caiano e Carmignano e che era circondata dal muro del Barco Reale lungo più di 30 miglia.
Vin Ruspo DOC
Notevole anche per freschezza e grazia il Vin Ruspo, uno dei rari rosati DOC della Toscana, sempre prodotto da uve Sangiovese e Cabernet. Il pittoresco nome del Vin Ruspo viene dall’usanza dei mezzadri dei tempi andati di fare un piccolo salasso (ruspare) al vino prima di consegnarlo ai padroni terrieri.
Vin Santo DOC
Da non perdere il Vin Santo di Carmignano, dai migliori grappoli di Trebbiano Toscano e Malvasia, che dopo la vendemmia, vengono deposti ad appassire sui graticci. Qui rimangono per due/quattro mesi, affinché gli zuccheri possano concentrarsi, quindi vengono pressati e il mosto è messo in caratelli di piccole dimensioni e poi lasciato a fermentare per tre o quattro anni in ambienti “naturali” come i sottotetti, caratterizzati da grandi sbalzi di temperatura, per far sì che le stagioni si imprimano nel vino, esattamente come per l’aceto balsamico tradizionale di Modena. Alla fine si ha un nettare dagli splendidi profumi fruttati che si mescolano alla cotognata, allo zafferano e al miele di castagno creando un intreccio sontuoso dove dolcezza e freschezza sono in perfetto equilibrio. Da abbinare a cheesecake al cioccolato, brownies, galaktoboureko.