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Il Tiganopsomo, parola greca che letteralmente significa “pane fritto“, è una delizia che affonda le sue radici nella cucina tradizionale greca. Questa prelibatezza, che in origine era un metodo per sfruttare l’impasto avanzato o per preparare un pasto veloce, ha conquistato i cuori di molti grazie alla sua croccantezza esterna e al suo interno morbido e gustoso. L’aggiunta della feta, tipico formaggio greco, dona un sapore deciso e avvolgente, rendendo questo piatto irresistibile. Non è un piatto raffinato o da grande chef, tuttavia, grazie al suo gusto rustico e genuino è un grande classico: se state pensando di organizzare una cena greca, provatelo e non vi deluderà. Sostanzialmente, ci sono due versioni del Tiganopsomo: quella (leggendaria) fritta in olio, che è pesantissima, ma maialosa che di più non si può e la più blanda cotta in padella, che assomiglia ad un cassone-calzone romagnolo. Voi fate come preferite, ma se fate la versione fritta (che è la più amata e diffusa), la potete condire miele e semi di sesamo per dare ancora più brio al piatto.
Ingredienti
- 500 g di farina forte
- 1 bustina di lievito di birra secco (circa 7g)
- 300 ml di acqua tiepida
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di zucchero
- 200 g di feta, sbriciolata
- I greci duri e puri usano l’Olio d’oliva per friggere, ma voi usate un buon olio di arachidi
Procedimento
- In una ciotola grande, mescolate la farina, il lievito, lo zucchero e il sale.
- Aggiungere gradualmente l’acqua tiepida, mescolando fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Coprire con un panno umido e lasciar lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore o fino al raddoppio del volume.
- Una volta lievitato, suddividete l’impasto in pezzi di dimensioni uguali. Stendete ogni pezzo in un cerchio di circa 1 cm di spessore e aggiungete al centro una manciata di feta sbriciolata.
- Ripiegate l’impasto attorno alla feta, sigillando bene i bordi.
- Riscaldare abbondante olio in una padella. Quando l’olio è ben caldo, ossia, quando raggiunge i 170 °C e non oltre, friggete i Tiganopsomo senza pieta, anche uno alla volta, fino a quando non sono dorati da entrambi i lati.
- Scolate su carta assorbente e servite caldi. Se volete condite con un cucchiaio di miele e semi di sesamo.
Quale vino abbinare al Tiganopsomo, al pane greco fritto?
Scegliamo un vino sapido e acido che possa spaccare a metà la grassezza devastante di questo panetto fritto: se vi piacciono gli Champagne, ALta Langa o anche un ottimo Raboso. Se volete un vino fermo, Falanghina e Vermentino per aggiungere un deliziosa nota di mare.
Se volete abbinare un cocktail, i Gin Tonic ha giusta carica amaricante per combattere la prepotenza del fritto.