Som Tam: come fare a casa la mitica insalata di papaya verde

Era solo questione di tempo prima di proponessimo la leggendaria insalata di papaia verde, il som tam, uno dei migliori piatti della cucina thailandese. Diciamo Thai, ma c’è una guerra in corso per disputarsi la paternità di questa leccornia. Infatti, Birmania e Laos rivendicano entrambi il piatto noto come som tam per il semplice motivo che è tradizionalmente considerato una specialità laotiana e non solo della cucina thailandese.

Nella regione che va dal sud della Birmania al Vietnam, c’è un gruppo di popoli noti come popoli laotiani. Questi popoli condividono caratteristiche culturali e linguistiche e ovviamente anche culinari.

Lo spostamento dei confini nel corso della storia dell’Asia meridionale ha creato commistioni, fusioni di cultura e tradizioni e sovrapposizioni, come spesso accade quando i confini diventano mobili e labili.

Questa storia li unisce, anzi questo grande, semplicissimo piatto li rende fratelli. Nei tempi moderni, questo nome descrive più accuratamente le persone che vivono in Laos; tuttavia, alcune comunità, in particolare in Thailandia, continuano ad affermare questa identità, che è paragonabile a quella dei thailandesi per molti aspetti.

Per tornare all’insalata che serviamo oggi, i suoi componenti includono una base di papaya verde, pepe tailandese e una forma di vinaigrette a base di tamarindo, arachidi, nam pla e succo di lime kaffir.

Un fatto di questa cucina che potrebbe sorprendervi è che non sarebbe stata creata se i mercanti europei, in particolare i portoghesi, non si fossero stabiliti in questa parte del mondo. In effetti, i primi scambi con navi portoghesi avvennero nel XVI secolo.

Queste navi portavano con sé merci dal Sud America, come peperoni, papaya, arachidi o persino pomodori, che, da lì a poco, avrebbero cambiato radicalmente la cucina della regione.

Sebbene sia difficile trovare una ricetta originale del Som Tam thailandese, dobbiamo considerare che queste ricette non sono nate all’improvviso, ma esistevano in precedenza, anche se erano fatte con ingredienti diversi. I nuovi ingredienti non hanno fatto che perfezionare e rendere ancora più buona la ricetta primordiale.

Ognuno degli elementi americani aveva una componente corrispondente nella cucina locale. Ad esempio, il peperoncino è stato sostituito con un peperone lungo indonesiano, la papaya è stata sostituita con un frutto locale paragonabile al mango e così via.

Ingredienti

• 1 papaia verde, tagliata a julienne
• 3 carote, tagliate a julienne
• 300 grammi di gamberi piccoli
• 300 grammi di pomodorini
• 3 spicchi d’aglio tritati
• 3 peperoncini rossi tailandesi, privati dei semi e affettati
• 1 cucchiaio di salsa di pesce calamari Nam Pla
• 4 cucchiai di succo di combawa
• 3 cucchiai di zucchero di palma grattugiato
• 1 cucchiaiopasta di tamarindo
• 45 grammi di arachidi tostate
• 35 grammi di coriandolo tailandese

Preparazione

1. Pulite, lavate e tagliate tutte le verdure e la papaya.
2. Mettere l’aglio e il peperoncino in un mortaio con un pizzico di sale e pestare fino ad ottenere una pasta liscia.
3. Aggiungere la salsa nam pla, lo zucchero, il succo di combawa e la pasta di tamarindo e mescolare bene.
4. Eviscerate e private i gamberi del carapace.
5. Spadellateli per 5 minuti con olio, sale e aglio. Se volete, potete usare anche i granchi, ma la gestione del piatto diventa più difficile. Con gamberi privati del carapace, riuscirete a mangiare molto più comodamente.
6. In un’insalatiera disporre la papaia, le carote, i gamberi, le arachidi e il coriandolo e versarci sopra la salsa.
7. Mescolare bene e servire l’insalata fredda.

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