Zia ferrarese: il salame che faceva impazzire la corte D’Este
La “Zia ferrarese” non è solo un salame, è un gioiello della tradizione norcina che affonda le sue radici nella storica e affascinante città di Ferrara, nel cuore dell’Emilia-Romagna. La sua origine risale al periodo tardo Rinascimentale, un’epoca in cui l’arte culinaria italiana stava vivendo un momento d’oro.
Un’Antica Tradizione
La storia di questo salame è legata all’elegante corte degli Este, dove Cristoforo da Messisbugo, il famoso maestro cuoco, menzionò per la prima volta la ricetta della Zia ferrarese nel suo libro di ricette. Un cibo così antico e raffinato racchiude in sé una tradizione che è stata tramandata di generazione in generazione, mantenendo vive le tecniche e i sapori autentici di un tempo.
Ingredienti e Preparazione
La Zia ferrarese si distingue per la sua preparazione meticolosa e i suoi sapori dolci e salati che giocano in una danza ardita. Viene preparata utilizzando carne suina di alta qualità, viene sapientemente condita con sale, pepe e aglio, il quale è stato precedentemente marinato nel vino bianco. Questa marinatura conferisce al salame una sfumatura di sapore particolarmente sontuoso, che lo rende irresistibile e anche meno pesante. Diciamo che il sapore è più intenso, ma l’impatto della carne di porco è attenuato o almeno domato.
Una volta preparato, il composto viene insaccato in una sottile budella chiamata “zia”, da cui il salame prende il nome. La Zia ferrarese viene poi legata con un filo sottile e lasciata maturare in cantine umide per un periodo che varia da cinque a sei mesi. Durante questo tempo, il salame acquisisce la sua caratteristica consistenza e profondità di sapore.
Degustazione
Quando si tratta di assaporare la Zia ferrarese, la tradizione consiglia di gustarla affettata sottilmente, accompagnata da coppie o pinzini ferraresi o pane toscano croccante e da fette di melone fresco. Questa combinazione crea un connubio di sapori che delizia il palato, rendendo ogni morso un’esperienza memorabile.
Quale vino abbinare?
Vini Frizzanti
- Bosco Eliceo: Conosciuto come il re dei vini ferraresi, il Bosco Eliceo è un vino frizzante dall’aroma delicato e dal sapore fresco e leggermente amarognolo. Prodotto nelle zone costiere della provincia di Ferrara, questo vino è l’abbinamento classico con la Zia ferrarese, enfatizzando la complessità dei suoi sapori.
- Lambrusco: Altro frizzante che può accostarsi alla Zia ferrarese, il Lambrusco offre una combinazione vivace di dolcezza e acidità che contrasta magnificamente con i sapori robusti del salame.
Vini Tranquilli
- Pignoletto: Un bianco leggero e fragrante, il Pignoletto si sposa bene con i sapori speziati della Zia ferrarese, bilanciando la ricchezza del salame con la sua acidità fresca e pulita.
- Sangiovese: Per chi preferisce il vino rosso, un Sangiovese giovane e fruttato può essere un’ottima scelta, con il suo profilo aromatico che complementa le note di aglio e pepe del salame.
Birre
- Birra Pilsner: La leggerezza e la freschezza di una Pilsner ben fatta possono rinfrescare il palato tra un morso e l’altro di Zia ferrarese, creando un equilibrio piacevole.
- Birra Amber Ale: Per chi desidera una birra con un po’ più di corpo, una Amber Ale offre note caramellate che possono accompagnare magnificamente i sapori profondi e ricchi del salame.