Benjamin Franchetti: la Toscana può prosperare senza varietà autoctone
Il proprietario della Tenuta di Trinoro nel sud della Toscana, si è espresso a favore delle varietà internazionali, sostenendo che, in certi casi, le uve ,italiane dovrebbero svolgere un ruolo subordinato rispetto alle importazioni.
Bisogna ammettere che Mr. Facchetti ha del coraggio, soprattutto in questo periodo in cui la frenesia e la ricerca spasmodica del vitigno autoctono a tutti i costi, sta spingendo le cantine verso parossismi assurdi.
Certo, la riscoperta del vitigno autoctono aiuta il territorio, lo rende unico impreziosendolo con una storia e la tradizione, ma se, in sintesi, volete vendere il vostro vino all’estero, meglio puntare sui grandi classici e lasciare da parte il Canaiolo, per quanto sia carismatico. Già i consumatori americani fanno fatica a pronunciare Sangiovese…
“Dobbiamo concentrarci sulle varietà internazionali giuste per il clima e i terreni della Toscana”, ha affermato Benjamin Franchetti.
“Si presume che la varietà ‘giusta’ debba essere l’uva autoctona della regione. Ma la varietà corretta è semplicemente quella che risponde al terroir con precisione tagliente, offrendo un senso del luogo e vini di qualità superiore. In alcuni casi, potrebbe trattarsi di uve francesi come il Cabernet Franc o il Merlot“.
Franchetti ha ereditato il controllo delle proprietà della sua famiglia, inclusa una proprietà in Sicilia, dopo la morte del padre, Andrea, lo scorso anno.
Tuttavia, secondo il recente incumbent, anche Andrea Franchetti non era un fan di certe tradizioni viticole siciliane.
“Mio padre credeva che lo Chardonnay e la Sicilia fossero fatti l’uno per l’altro – non gli piaceva l’uva bianca autoctona Carricante”, ha detto.
“Il fatto che lo Chardonnay non sia autoctono dell’isola era irrilevante ai suoi occhi”.
Descritto come pioniere e visionario, Andrea Franchetti ha fondato la Tenuta di Trinoro in Val d’Orcia negli anni ’80.
I blend di vitigni bordolesi rimangono il marchio distintivo di questa cantina toscana, con una forte enfasi sul Cabernet Franc, a cui si affianca anche una piccola produzione di Semillon.