Cherry Brandy: che cos’è e come si fa
Il Cherry Brandy è un liquore a base di brandy in cui vengono fatte macerare ciliegie e a cui eventualmente può essere aggiunto distillato di ciliegie, il famoso kirschwasser. Anche se solitamente la sola macerazione delle ciliegie è più che sufficiente per trasformare un distillato forte come il brandy in un liquore vellutato e profumatissimo. Ovviamente dopo un periodo di alcuni mesi di macerazione delle ciliegie, il cherry brandy viene filtrato e dolcificato ed eventualmente corretto con acqua per raggiungere il grado alcolico desiderato.
Storia del Cherry Brandy
L’origine del Cherry Brandy risale ai primi anni del 1900, quando esplose la produzione del brandy sia in Francia che in Italia e deriva con molta probabilità da un liquore storico italiano come la Ratafia abruzzese e piemontese, un liquore fatto con vino e ciliegie. Il concetto è molto simile, solo che al posto di alcol e vino si usa il brandy per semplificare il processo.
Un’altra possibile origine è la discendenza dal kirsch e maraschino i due distillati di ciliegie. Ovviamente il kirsch (secco) e il maraschino (dolce) sono molto diversi, ma è indubbio che l’origine sia sempre la ciliegia. Anche un Cherry Brandy famoso come lo Stock 84 è nato a Trieste agli inizi del 1900 e non a caso per la macerazione hanno sempre usato le ciliegie della Croazia-Dalmazia, dove gli italiani avevano iniziato a produrre maraschino fin dal 1700.
Attenzione il Cherry Brandy e lo Sherry spagnolo non hanno nulla in comune: lo sherry è un vino liquoroso a cui viene aggiunto alcol, ma non è un liquore. Crea confusione la somiglianza dei nomi, ma Sherry è il nome inglese della città dei Jerez, quindi attenti a non fare gaffe.
Caratteristiche organolettiche del Cherry Brandy
Stiamo parlando di un liquore dai profumi molto fruttati ed intensi a cui si affiancano delicati toni speziati con cannella, noce moscata, menta, cacao e vari profumi floreali.
Al palato è dolce, pieno, non troppo alcolico, ma con i sapori eterei del brandy in sottofondo a dare spinta aromatica.
Quali cocktail fare con il Cherry Brandy
Usatelo come dolcificante al posto dello sciroppo di zucchero per fare cocktail mitici come il Blood and Sand e il cocktail Rose.
Come servire il Cherry Brandy
Ottimo se servito con ghiaccio come aperitivo o digestivo, anche sul gelato alla crema o con pancake. Più che un digestivo è un vero e proprio liquore gastronomico, lo potrete usare per aromatizzare torte, biscotti o aggiungere un tocco dolce panna cotta o per fare glasse per cheesecake.
Come fare il cherry brandy a casa: la ricetta
Come abbiamo detto il Cherry Brandy viene prodotto con una semplice macerazione di ciliegie in distillato di vino, brandy. In teoria già la macerazione della frutta rilascia dolcezza e sapori, quindi non è che serva molto zucchero poi per dolcificare. Magari potete aromatizzare con cannella, noce moscata o vaniglia. A vostra scelta.
Prendete 2 litri di brandy e metteteci dentro 600 grammi di ciliegie fresche, poi aggiungete una stecca di cannella, sigillate in un’anfora (joking) o in un contenitore che possiate sigillare ermeticamente e lasciate macerare per 2 mesi. Scolate, filtrate e imbottigliate il cherry brandy dopo aver aggiunto 100 grammi di sciroppo di zucchero. Agitate, lasciate riposare 7 giorni e poi è pronto. Ovviamente le ciliegie non sono da buttare, ma vanno mangiate subito oppure conservate sotto spirito: in ogni caso sono deliziose, quindi non buttatele.