Sagrantino di Montefalco: le cantine da visitare a Montefalco e Bevagna per uno splendido viaggio enogastronomico
Un viaggio alla scoperta del Sagrantino è una delle esperienze che ogni amante del vino deve fare prima o poi.
Il Sagrantino di Montefalco è uno dei vini rossi italiani più famosi, tannici e controversi: trovare le giuste cantine a Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi non è facile, visto che molti sono saliti su questo treno e hanno iniziato a produrre a man bassa.
Noi ci abbiamo passato 2 settimane in Umbria e la bellezza dei colli di Montefalco ha pochi rivali, tanto che la stessa è chiamata la terrazza dell’Umbria.
Parlando da un punto di vista puramente vinoso, le cantine che meritano ve lo diciamo subito, non sono tantissime: sono quelle storiche che custodiscono un nettare delizioso, soprattutto il passito, ma che anche a livello architettonico sono di grande bellezza.
Scacciadiavoli
: partiamo da una cantina storica, dove dal 1884 si produce vino. È nata come una fazenda, per una produzione ai tempi quasi industriale, ma oggi mantiene immutato tutto il suo fascino con una struttura imponente, una barricaia splendida e vigneti da sogno.
Perticaia
Perticaia significa aratro e un motivo ci sarà: Guido Guardigli dalla Romagna si è trasferito a Montefalco anni fa e da allora è diventato un maestro del Sagrantino, declinato in chiave elegante e precisa, ma soprattutto sta avendo un grande successo con il Grechetto. Se cercate una cantina bella da visitare, con un vignaiolo che ha tanto da raccontare, soprattutto a livello tecnico, fate un salto nella cantina Perticaia e non vorrete più andare via.
Cantina Fongoli
Fongoli è una classica cantina a gestione familiare che negli ultimi anni si è convertita alla biodinamica. I vini sono intensi, suadenti e pieni di profumi inebrianti, diciamo che lo stile e la filosofia sono quelle di assecondare il territorio e non di fare vini piacioni. Il passito è sempre un capolavoro, la riserva Vigna dei Sospiri non delude mai, ma preparatevi anche ad delizioso un olio extra vergine di oliva che sa sussurrare alle pupille gustative come pochi.
Cantina Botti
La cantina Colle del Saraceno è piccola, ma gestita da un vigneron, Francesco Botti, che ha contribuito non poco a rendere unico il Sagrantino. Preparatevi ad un viaggio nei ricordi e nella storia del vino umbro e vini imprevedibili e vivaci, con profumi che sapranno sedurre il vostro naso. Olio extra vergine di oliva da medaglia d’oro, prezzi onestissimi e una piccola sorpresa: la Sig.ra Maila Orazi, moglie di Francesco, per anni curatrice e responsabile del complesso museale di San Francesco a Montefalco, che saprà dare vita agli splendidi affreschi di Benozzo Gozzoli.
Tenuta Bellafonte
È con un sospiro di sollievo e di gioia che vi presentiamo e consigliamo caldissimamente questa piccola cantina annidata tra le colline di Torre del Colle, poco dietro Bevagna. Sabrina e Peter Heilbron sono i volti emergenti del Sagrantino, che qui trova nuova linfa con una interpretazione magistrale, vera e viva, piena di sfumature ed grande eleganza. Certo la sostanza, la materia è percepibile ma, ma ricondotta sempre ad una bevibilità eccellente. Cantina da visitare non solo per il vino, ma anche per il calore umano, per l’olio siderale e per la possibilità di soggiorno in magnifiche camere. Se state cercando una sistemazione immersa nella natura sapete dove prenotare.
Paolo Bea
Ecco un altro vignaiolo con un’idea di vino ben scolpita in mente. Sangiovese e Sagrantino sono trattati con rispetto in questa cantina che propone una gamma di vini buoni ed eleganti, ma dalla bevibilità sempre perfetta. Non sono vini da mangiare, annusare o degustare, ma da bere! E questo è uno dei più grandi complimenti che si possano fare ad una bottiglia. Cantina stilosa.
Antano Milziade
Cantina vecchio stile, ma con vini veraci, alcolici e pieni di tannini grintosi. La selezione di vini è di buona qualità, con ruvidità e gusto sempre intenso. Se vi piacciono i vini tenaci e muscolosi siete nella cantina giusta. Prezzi un po’ esosi, ma la materia prima è ok.
Adanti
Cantina storica gestita ormai tutta al femminile. Vini modellati con precisione, ma che non hanno paura di parlare e di far emergere una vena possente e vivace. Grechetto di sapida verve, Sagrantino “Il Domenico” sempre in grande spolvero, ma anche il Sagrantino passito è nettare che merita più di un assaggio. Cantina immersa in un’incantevole cornice di vigneti.
Caprai e Tenuta Castelbuono
Menzione d’onore per due cantine dalla produzione molto imponente. Caprai è stato l’imprenditore che ha creato il “prodotto” Sagrantino rendendolo un vino moderno e ha conquistato gli Stati Uniti, tuttavia i vini sono studiati per il mercato americano, particolarmente muscolosi e megalitici, non proprio bevibili. Eppure la cantina è un gioiello di efficienza, ma aspettatevi una visita guidata di stampo turistico con accompagnatrici che seguono un binario, tutto molto curato, con una bella visita e una degustazione ottima.
La Tenuta Castelbuono è salita alla ribalta per il proprio io esteriore, il famoso carapace di Arnoldo Pomodoro, un gigantesco guscio di tartaruga immerso nei vigneti. Anche qui la visita è standard, vini buoni, senza acuti: se siete degli appassionati di architettura moderna fateci un pensiero.
Quanti giorni servono?
Per fare un viaggio enogastronomico incentrato sul Sagrantino di Montefalco servono almeno 4 giorni, senza calcolare il viaggio. L’ideale sarebbe preparare un viaggio di una settimana, magari aggiungendo una deviazione a Perugia e Assisi, oppure ai borghi del sud come Storcone e Narni.
Oppure un’altra possibilità è quella di partire dal lago Trasimeno, visitare un paio di cantine, godersi la pace del lago e poi partire per Montefalco.
Il periodo migliore per fare un viaggio enogastronomico a Montefalco?
Calcolando che il caldo in estate picchia duro, che il Sagrantino è un vino corposo e che la cucina umbra a base di tartufo e cacciagione non è proprio leggera, meglio propendere per l’autunno. I colori dei vigneti di Sagrantino che si tingono di rosso è una gioia per gli occhi e non ve ne dimenticherete molto presto. Senza contare che il tartufo sarà già in tavola.
Se andate in estate, fate un salto alla sagra della cipolla di Cannara i primi giorni di Settembre. Se invece andate a giugno, dal 17 in poi Bevagna si anima con il Mercato delle Gaite, una rievocazione medievale che coinvolge e mette in gara i quatto rioni della città.
Dove dormire?
Come già detto la tenuta Bellafonte è un luogo ameno di grande pace, per chi ama dormire nel silenzio dei vigneti.
Ristoranti da provare
A Bevagna come prima tappa Trattoria di Oscar, un ristorante che propone piatti splendidi, solo in apparenza semplici, ma che partono da grandi materie prime.
A Montefalco non perdete i salumi e gli strangozzi dell’Alchimista, dove potrete gustare una verace cucina umbra e sorseggiare (e comprare) una selezione strepitosa di vini dell’Umbria.