Itinerario enogastronomico nel Monferrato astigiano
Nell’Alto Monferrato Astigiano vino e cibo sono sacri, parte della cultura del territorio: pieni di sapori e profumi che ricordano le colline ricoperte di vigneti, boschi e alberi di nocciole. Il Monferrato è il cuore del Piemonte, una terra splendida da visitare in ogni periodo dell’anno, sia che vogliate fare un vacanza enogastronomica a caccia di tartufi e specialità piemontesi sia che vogliate trascorrere un week end per cantine, alla ricerca di ottimi vini come Barbera, Ruchè, Grignolino e il delizioso Moscato. In primavera gli alberi di pesco in fiore punteggiano il panorama, che sembra uscito dal pennello di Van Gogh: i colori sono densi, vivi, si possono quasi toccare.
A Settembre uno degli eventi enogastronomici più importanti del Monferrato sono il Palio e il Festival delle Sagre, dove la città di Asti si anima per un grandioso evento culinario, in cui le cuoche delle Pro Loco astigiane si sfidano a suon delle migliori ricette della tradizione monferrina. L’autunno invece è il periodo più goloso in assoluto, dedicato al re della tavola, il tartufo bianco, il mitico Tuber Magnatum Pico, a cui sono dedicate molte sagre, tra cui citiamo quella storica di Moncalvo, che si svolge verso le ultime due domeniche di Ottobre.
Quello che vogliamo proporvi è un itinerario enogastronomico, che parte dalla splendida città di Asti, dal prezioso centro storico, e si snoda nei borghi circostanti, tra cui Moncalvo, Montemagno, Grazzano Badoglio, Castagnole di Monferrato. Una terra dove è dolce vagare senza fretta, immersi nei vigneti e nella storia. Ogni collina ospita un delizioso paesello con una pieve romanica, una torre, un castello da visitare, ma soprattutto saranno le cantine del Monferrato a sedurvi.
Da un colle all’altro il vino cambia, in ragione di suoli, microclimi e condizioni che differiscono di quel tanto che basta per rendere unica ogni visita. Il Ruchè a Castagnole Monferrato con i suoi sette colli da esplorare anche in bicicletta se siete dei buoni atleti; il Grignolino, uno dei più antichi e pregiati vitigni piemontesi e poi c’è la Barbera. L’Astigiano è la patria della Barbera, non solo è nata qui, ma in queste colline raggiunge una finezza e una profondità che altrove faticherete a trovare. Più beverina e impostata alla semplicità è la Barbera del Monferrato, un vino ottimo per tutti i giorni, da accompagnare alla corposa cucina piemontese, che ricoprirà un ruolo importante nel nostro itinerario enogastronomico.
Itinerario
Arrivo e sistemazione, come hotel abbiamo scelto il Relais San Desiderio, un’elegante villa situata a Calliano, nel cuore delle colline astigiane, a pochi chilometri da Asti. La prima visita in cantina è alla storica tenuta Sant’Agata, immersa nei vigneti, dove degusteremo insieme alla famiglia Cavallero, i vini tipici dell’Astigiano: uno splendido Ruchè, il Grignolino, e capiremo perché Luigi Veronelli lo definì vino ”anarchico e testabalorda”, delle ottime Barbera e l’occasione è buona anche per assaggiare il Nebbiolo, molto elegante. Il ristorante Santisè ci darà il primo assaggio della cucina del Monferrato, squisiti gli agnolotti del plin e paradisiaca la torta di pesche e amaretti.
Visita di Asti, a spasso per la storia
La tappa successiva del nostro itinerario enogastronomico in Monferrato è dedicata ad Asti e al suo splendido patrimonio architettonico, uno dei più vasti di tutto il Piemonte, che si presta a numerosi itinerari, basta scegliere solo il periodo storico preferito. Per il romano consigliamo la Domus romana, i resti dell’Anfiteatro. Per il romanico da non perdere la cripta di Sant’Anastasio. Per gli amanti del Medioevo, di notevole interesse la Collegiata di San Secondo, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il palazzo del podestà e San Pietro in Consavia, con il museo paleontologico. Il tour di Asti si conclude con una passeggiata che tocca edifici rinascimentali, tra cui palazzo Malabaila, palazzo Falletti. Per una sosta andate al Cicchetto, un originale locale arredato con materiali di cantina e un’ampia scelta di vini e piatti tipici, come vitello tonnato oppure al Brillo Parlante se desiderate una cucina con piatti di pesce.
Moncalvo, sulla strada per il Sacro Monte di Crea
Da Asti ci spostiamo a Moncalvo, una città dalle antiche origini, fondata dai Romani. Il centro è dominato dei resti del possente castello, ma da non perdere sono anche la bella Chiesa di Sant’Antonio, San Francesco e il palazzo Manacorda. Visita alla cantina Iuli per degustare Barbara di grande stoffa e un Pinot Nero che qui ha trovato condizioni ideali. L’evento più importante è la Sagra del Tartufo, che si tiene in ottobre, ma anche la Fiera del Bue Grasso merita, se amate la carne. Da qui il passo è breve per raggiungere Serralunga di Crea, uno dei luoghi mistici più suggestivi al mondo: il Parco naturale del Sacro Monte di Crea, inserito dall’Unesco nell’elenco dei patrimoni dell’umanità. Il santuario è immerso in 34 ettari di bosco, un luogo toccato dal divino, dove è possibile non solo ammirare opere architettoniche e pittoriche di indubbio valore, ma anche ritrovare il proprio Io.
Montemagno: uno splendido maniero, i crumiri di Casale e gran finale di grappe!
Dopo questa escursione ci attende il pittoresco borgo medievale di Montemagno, dominato dalla possente mole del castello, attorno a cui si sviluppa un giardino terrazzato, contornato da una cinta muraria dall’elegante merlatura ghibellina. L’occasione è ottima per visitare la cantina di Marco Canato, che produce vini tipici e sottili, vini veri nati non per stupire, ma per essere bevuti: Barbera, Grignolino del Monferrato Casalese e un Moscato da accompagnare ai crumiri di Casale, i tipici e deliziosi biscotti secchi della tradizione del Monferrato. Se vi piacciono le grappe la distilleria Mazzetti vanta un’antica tradizione e bottiglie molto eleganti.
Grazzano Badoglio, viaggiando nel cuore del Monferrato
Il nostro wine tour in Monferrato prosegue con la graziosa Grazzano Badoglio, famosa per la casa museo del maresciallo Badoglio e l’Abbazia fondata nel X secolo dal conte Aleramo, rimodellata in seguito in stile barocco. Ma le vere sorprese sono le cantine che troverete qui attorno. A Rosignano Monferrato il Castello di Uviglie, che già di per sé meriterebbe una visita, produce Barbera di grande intensità e spessore e un Grignolino sottile, ma di carattere. Poco oltre, nei pressi di San Giorgio in Monferrato, non perdetevi la cantina di Daniele Saccoletto, a conduzione biologica. I vini sono quelli classici del Monferrato, Grignolino, Barbera e Freisa, ma di grande purezza, senza compromessi.