Vitalonga
Siamo nel mezzo delle colline di Ficulle, un piccolo borgo a nord di Orvieto, vicino al confine tra Umbria, Toscana e Lazio. Tutto intorno ci sono montagne e foreste, uno spettacolo magnifico, specialmente adesso—autunno—che le foglie assumono quel colore dorato che risplende al sole. Per raggiungere la cantina Vitalonga dovete prendere un sentiero sterrato e addentrarvi in una valle contornata di rocce: mano a mano che si procede le vigne coltivate a cordone speronato, in file ordinate, aumentano. All’incirca siamo tra i 350 e i 450 metri.
Il terreno è sassoso e i vigneti sono distribuiti su alture differenti, piccoli terrazzamenti, a ridosso delle rocce, al limitare di un gruppo di querce e tutto intorno al cocuzzolo su cui sorge la cantina: il panorama è mozzafiato. È il posto perfetto per trascorrere qualche giorno di sano relax, visto che è presente anche un ristorante che serve piatti tipici della cucina umbra e un casale in cui è possibile soggiornare.
Coraggiosa, ma encomiabile, la scelta di produrre esclusivamente vini rossi, pur essendo nella DOC Orvieto, famosa in tutto il mondo per il suo vino bianco. Ma la ragione è presto detta, i suoli calcarei argillosi d’origine sedimentaria, ricchi di fossili del Pliocene, e la conformazione del territorio—una conca circondata da boschi—non sono l’ideale per la produzione di bianchi, ma in compenso i rossi sono eccellenti!
I vini sono eleganti, succosi, dotati di buon corpo e di un carattere focoso che richiama la rocciosità dei terreni da cui sono nati. L’uso del legno è fondamentale in cantina, ma si predilige un approccio morbido: si cerca di modellare, di far emergere i sapori tipici del vino assecondandolo e non appesantendo con sentori invadenti. E considerato che i vini sono densi, strutturati e ricchi di estratto, colpisce il tocco leggero con cui sono impiegate barriques e tonneaux, l’emergere delle sfumature, la pulizia del frutto e una freschezza di base sempre costante. Anche se quello che ci preme sottolineare ancora maggiormente è il rapporto qualità-prezzo delle bottiglie: davvero notevole.
Bene, vediamo di stappare qualche bottiglia adesso, premettendo che due dei cavalli di battaglia della cantina sono terminati: aspetteremo il prossimo anno per il Sangiovese base e il sorprendente Phi, un Montepulciano che ha riscosso un notevole successo, grazie ad una formula che unisce grande corpo a finezza e bevibilità.
Vitalonga Rosé
50% Merlot e 50% Cabernet per un rosato molto fresco, sapido, croccante, con note di ribes, fragoline, lamponi, erbe di montagne e alghe. In bocca è snello, scorre piacevolmente, nonostante i suoi 14 gradi, alternando fiori, amarene e mandorle. Un rosato da abbinare a vitello tonnato, pollo al curry, hamburger, filetto alla Wellington.
Elcione
Rubino intenso. Il bouquet è carnoso, pieno di frutti rossi che si rincorrono tra le ombre di un sottobosco appena accennato. Ciliegie, ribes, prugne e more si intrecciano a sbuffi di tabacco, caffè e anice, ma la tostatura, pur essendo gustosa e netta, non è mai troppo invadente e il vino scorre via pulito fino ad un finale persistente, dove liquirizia e prugne cotte chiudono in bellezza. Caldo, rotondo, quello che ci vuole per una polenta con le spuntature, hamburger, umbricelli al tartufo, oppure una grande ricetta della cucina cinese dell’Est: anatra stufata con salsa di soia.
Terra di Confine
Il nome “Terra di Confine” viene dalla posizione del vigneto, situato sull’antico confine tra Grand Ducato di Toscana e Stato papale. Montepulciano con un 20% di Merlot. Rosso rubino con sfumature aranciate, siamo già in piena evoluzione. Al naso è altrettanto maturo, pepato, guizzante: un turbine di prugne cotte, ciliegie sotto spirito e amarene intrecciate a cannella, vaniglia, cocco, sandalo e viole appassite. In bocca è opulento, caldo, tuttavia si muove con agilità, esaltando un notevole ventaglio di spezie. Il volume è amplificato da tannini grintosi che si articolano in un susseguirsi di ombre e luci in un sottobosco dove dominano i toni scuri. Dopo un’ora, emergono caffè, cola, eucalipto e il vino si apre in tutta la sua ricchezza con i toni fruttati che riemergono potentemente. Un vino complesso ed equilibrato, che in tre-quattro anni raggiungerà l’apice. Grazie alle sue spezie è il vino ideale per il barbecue, per una succosa fiorentina, ma risulta ottimo anche con pici al ragù di lepre oppure bistecca.
Per acquistare online i vini o visitare la cantina Vitalonga, contattare la Sig.ra Claudia. .
Email: [email protected]
Telefono: 0763 836722
Località Montiano, Ficulle, 05016, TR
Ettari vitati: 19
Bottiglie prodotte: 120000
Enologo: Riccardo Cotarella