La Spinetta
La Spinetta è una classica cantina a conduzione familiare romagnola, dove verrete accolti con calore e orgoglio e guidati tra splendidi vigneti. È una cantina dove il legame con il territorio non è uno slogan, ma la pura e semplice realtà: i vitigni coltivati sono principalmente autoctoni, con particolare attenzione al Centesimino, cercando di rispettare le caratteristiche organolettiche del vino con pochi interventi e un affinamento in legno dolce, perché siano i profumi floreali e la naturale freschezza, data da un misto di terreni sabbiosi e argillosi, a prevalere.
Si pratica il sovescio: tra le vigne è seminato il favino (Vicia faba minor), una leguminosa piantata in autunno, che a primavera viene trinciata e arata, in modo che il favino possa trasformarsi in un eccellente concime naturale a base di azoto. D’altronde Luciano Monti vive con la famiglia nella tenuta e sarebbe folle non pensare alla vigna come al proprio giardino e avvelenarlo con pesticidi.
La Spinetta fa parte dell’associazione Torre di Oriolo, e ne va fiera, sia portando avanti iniziative legate all’antico edificio, eretto nel 1474, sia producendo il famoso Centesimino, il vitigno autoctono legato a queste colline. I vini base come Trebbiano e Sangiovese sono onesti e hanno un buon rapporto qualità prezzo. Da segnalare la produzione di Saba, detta anche mosto cotto: i grappoli di Trebbiano, belli maturi, vengono fatti bollire per 20 ore in un calderone e si schiuma di tanto in tanto, finché non si ottiene uno sciroppo denso, dolce, con punte amarognole di zucchero bruciato. Uno dei grandi prodotti delle campagne dell’Emilia Romagna. Si può usare per condire i classici cappellacci di castagna. Ma vediamo più da vicino i vini della casa!
Sangiovese di Romagna Superiore Bacchicus Riserva
Partiamo subito con la corazzata: la bottiglia più rappresentativa. È un Sangiovese molto squillante, dal bel colore rubino e frutto in evidenza, ciliegie a profusione, con un bouquet ricco di sfumature floreali e di sottobosco, da cui emergono con vigore sbuffi di caffè, cioccolata. Equilibrato e multidimensionale, chiude con una lunga scia sapida al sapor di liquirizia. I vigneti crescono su suoli molto argillosi e dalla struttura molto importante del vino si riesce a capire facilmente. Un vino complesso da abbinare a pappardelle alla lepre, maialino al forno, anche se una semplice tagliata sarebbe perfetta. Ottimo prezzo: 10 €.
Sangiovese di Romagna Superiore a Riccardo Cuor di Leone
Di tutt’altra stoffa quest’altro Sangiovese in purezza, tutto giocato sulle note sottili di frutti di bosco, come mirtillo, ribes e more, piuttosto che sulle note terrose del Bacchichus. L’acidità è guizzante, sposa tutta una serie di spezie dolci che invitano a finire la bottiglia in un baleno: un tocco di vaniglia, chiodi di garofano, cannella per finire con un ultimo richiamo ad un campo di fiori freschi. Molto intrigante: Sangiovese da abbinare ad una pizza ai porcini. € 8.
Burson
Rubino inchiostro. Il naso è dominato da profumi di viole e ciliegie appassite, mature, avvolte da spezie. Dopo qualche minuto si apre e offre profumi intensi di terra, china, amarene sotto spirito, cannella, cacao, erbe aromatiche, note balsamiche che ingentiliscono il tutto. In bocca è voluminoso, caldo, rotondo e con una buona complessità. L’equilibrio è buono, con sapidità e acidità al punto giusto per mantenere in vino in tensione. Un vino possente, dalle innumerevoli sfumature, adatto a vitello tonnato, pollo al curry. 11 €.
Albana di Romagna secca Afrodite
Una Albana che oscilla tra la freschezza matura del frutto, con pesca, susine, ginestre, biancospino, melone e le note speziate che vengono dal legno, che danno sì consistenza, ma appesantiscono quella che sarebbe stata un prezioso esempio di Albana: potente, con acidità che non si nasconde e la sapidità giusta per affrontare anche qualche anno in bottiglia. Un bianco da abbinare a saporiti piatti di pesce, ravioli di zucca alla ferrarese e involtini primavera. 8 €.
Albana di Romagna Passito Luxuria
Tutti i suadenti richiami esotici e maturi dell’Albana sono amplificati, caramellati, immersi nel miele e poi carezzati da brezze speziate che mantengono il vino compatto, con sfaccettature che riflettono noci, mandorle, susine, cotognata, mango, melone glassato, albicocche sotto spirito in un gioco di specchi stupefacente. L’acidità è puntuale e sorregge tutto il carosello di sensazioni senza essere invadente. Un gran bel vino passito da abbinare a Cheddar stagionato, formaggi erborinati come Roquefort Blu de Vercors Cabrales ma anche Parmigiano extra vecchio. 15 €.
Per visitare la cantina, richiedere informazioni o comprare i vini della cantina Spinetta contattare Luciano Monti.
Email: [email protected]
Telefono: 0546 642037
Dov’è la cantina La Spinetta: via Pozzo 2, Santa Lucia, Faenza, Ravenna
Ettari: 23
Bottiglie prodotte: 50000
Enologo: Sergio Ragazzini