Gallegati
Ovvero i Fratelli del Sangiovese, perché quando si parla dei vini Gallegati si parla di Sangiovese, di vini tipici di Romagna. Questi due estrosi viticoltori sono, infatti, fermamente convinti che le argille delle colline di Brisighella possano dare grandi risultati con il Sangiovese di Romagna. Non a caso, la loro gamma offre Sangiovese, un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot, un bianco da Chardonnay con aggiunta di Pignoletto e un’Albana passita classica. Poche etichette per un numero contenuto di bottiglie, 15000, che nascono prima di tutto da una cura maniacale in vigna. Piuttosto che vendere il surplus a qualche cantina sociale, i due fratelli preferiscono fare meno, ma meglio: un motto che tutti quelli che vogliono fare qualità dovrebbero fare proprio.
Gli ettari vitati dell’azienda agricola Gallegati sono sette, nella zona nord di Brisighella, tutti allevati a cordone speronato, a parte l’Albana per cui si usa il capovolto. Il terreno è argilloso, molto vecchio, pieno di schegge minerali, calcare e fossili marini che sembrano tanti coralli, da cui il nome dei vini. Sotto i 60/70 cm di terreno fertile c’è uno strato argilloso compatto che conferisce spessore e vigore ai vini.
Nella cantina dei Gallegati non c’è spazio per i compromessi, l’uva deve essere perfetta: gli interventi sono ridotti al minimo, le botti nuove vengono usate con estrema parsimonia e solo per una piccola percentuale del vino: l’affinamento in legno deve aiutare a dare rotondità, ma con lentezza, senza traumi. Ma per quanto i fratelli siano impeccabili nel loro lavoro sia in vigna che in cantina, è l’annata che decide e questa sincerità professionale è encomiabile. In questi tempi di omologazione enologica è un vero miracolo, certo è molto rischioso, non avendo un prodotto base in cui riversare le uve di seconda scelta si rischia nelle annate infelici di non uscire e nelle grandi di imbottigliare dei capolavori.
Corallo Nero, Sangiovese Riserva
Facendo una verticale di Corallo Nero il nostro palato può rivivere lo scorrere del tempo: il calore di un’estate torrida nell’esplosione di frutti caldi come prugne e amarene oppure la finezza eterea dei frutti di bosco più freschi come ribes e lampone mantenuti intatti da escursioni termiche più nette. L’ultima annata in commercio è il 2008, è stata calda ma non ha intaccato la finezza del vino, che mantiene un’eleganza tersa, dove sono le note di sottobosco molto fresche, erbacee e terrose a dominare, non tanto le confetture varie. Nonostante tutta questa finezza il vino scorre voluminoso con ondate di prugna schiacciata e lievi sbuffi di caffè, peonia, ribes, un filo impercettibile di vaniglia, per poi virare ancora alla freschezza con muschio, felce e un sentore di estratto di carne. Il tannino si sente, ma è perfettamente integrato nel corpo di questo splendido Sangiovese a cui si abbinano vitello tonnato, pollo al curry, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington, ma perfetto anche per meditare durante le grigliate estive. 16.50 €.
Corallo Blu, Cabernet Sauvignon, Merlot
Meno estremo-terroso del Corallo Nero, ma molto piacevole, carezzevole nonostante un corpo imponente, con una pienezza che riempie la bocca e lascia un ricordo di ciliegia, peperone, olive, cola, succo di mirtillo e confettura di amarene. Un vino che va oltre il collaudato blend bordolese e acquista un fascino territoriale, grazie alle argille. Potente, succoso e compatto come beva, grazie anche alla vendemmia tardiva del Cabernet, percorso da una freschezza—eucalipto e timo—che mantiene piacevole e nitida questa selva di frutti e spezie con il Merlot che va ad arrotondare l’esuberanza tannica—liquirizia, rabarbaro—del Cabernet Sauvignon. Molto bilanciato, fresco, ha come il Corallo Nero, almeno dieci anni di evoluzione davanti a sé. Un rosso da abbinare a piatti intensi e grassi come Bulgogi, Moussaka e melanzane in generale, Risotto con Porcini, Peposo Toscano. 16.50 €.
Corallo Bianco, Chardonnay e Pignoletto
Il filo rosso dei vini Gallegati è la finezza, che, però, non prescinde mai dalla complessità. Non aspettatevi il solito Chardonnay tutto burro, questa bottiglia si presenta con 14,5 gradi ed è un’esplosione di fiori e frutti gialli legati da un’acidità che scorre tra un petalo e l’altro senza intoppi. Un vino più tecnico rispetto al Sangiovese, ma che non diventa mai cerebrale o ridondante. La ricchezza dei profumi è bilanciata da una beva asciutta, decisa scandita da un sottofondo di miele ed erbe aromatiche. Un vino bianco raffinato da abbinare ad un arrosto di coniglio con la salvia, cappelletti alla romagnola, gamberoni con zenzero, Khao Soy, linguine al pesto con fagiolini. 12 €.
Regina di cuori, Albana passito
Saremo lapidari con la Regina di Cuori: è uno dei migliori passiti da Albana di tutta la Romagna. Veste ambrata. Bouquet sontuoso con una sinfonia di frutta secca, datteri, albicocche e spezie dolcissime, che si mescolano a ritorni di menta, cioccolato bianco, erbe officinali e un filo di miele d’acacia a chiudere in bellezza una naso che ha pochi eguali, quando si parla di Albana. In bocca stupisce per la rotondità e per l’equilibrio con la freschezza, che porta a bere sorso dopo sorse, senza alcuna esitazione, nonostante gli zuccheri e le suggestioni mielose e fruttate siano molto intense. Uno dei migliori vini che potrete abbinare ai formaggi erborinati come Gorgonzola, Stilton, ma ottimo anche con cheese cake e apple pie. € 20.
Per acquistare i vini Gallegati, chiedere informazioni sui prezzi o visitare l’azienda agricola, dove troverete anche comode stanze per soggiornare in mezzo ai vigneti. Chiedere di Antonio.
Email: [email protected]
Come raggiungere la cantina Gallegati: via Lugo, 182, 48018, Faenza, Ravenna
Telefono: 0546 621149
Ettari: 6
Bottiglie: 15000
Enologo: Cesare e Antonio Gallegati