Cantina Cobelli
Quella dei Cobelli è una storia di terra e amore che nasce su una collina a Sorni di Lavis 150 anni fa. E da allora ad oggi di padre in figlio la passione per la vigna passa e diventa contagiosa. Oggi al timone dell’azienda agricola Cobelli abbiamo Denis e Tiziano, due giovani fratelli che ce la mettono tutta per portare avanti la tradizione, puntando sulla qualità assoluta per produrre vini che siano di carattere, ma soprattutto tipici, lo specchio di questo territorio stupendo, incastonato tra Dolomiti e il verde dei boschi.
Questioni di terroir, la filosofia Cobelli
Fare vino non è facile se non si hanno le idee chiare, ma i Cobelli brothers sono partiti con il piede giusto: rispetto e sensibilità per l’ambiente e le caratteristiche uniche di Lavis. Il suolo è un mix di gesso, calcare e limo e da metro a metro cambia e perciò anche la disposizione del vigneto varia di conseguenza. Infatti sono stati individuati vari cru che vengono vinificati separatamente per mantenerne le caratteristiche.
Come sistema di allevamento si è scelta la classica pergola trentina con rese assurdamente basse, trattamenti quasi inesistenti, filari inerbiti con pochi sfalci per mantenere la biodiversità tra i filati. Come risultato abbiamo uve sane, splendide, basta guardare le foto per rendersene conto. Al resto ci pensano le montagne a proteggere dai venti del nord e l’Ora del Garda che porta il calore del lago e mantiene i grappoli asciutti. Niente di astruso, solo la vecchia saggezza che è passata di padre in figlio.
Stile dei vini della cantina Cobelli
Quelli dei Cobelli sono vini che parlano, intensissimi, cristallini nella vinificazione e audaci nello sviluppo aromatico. Da tutto quello che abbiamo detto sembra una cantina naturale dura e pura, ma non ci sono imperfezioni, riduzioni, volatili allegre nei vini. Sono scanditi da una mineralità impressionante, con un timbro preciso e pulito. Certo c’è tanta materia e pur essendo molto piacevoli già adesso, sono vini con un grande potenziale evolutivo, nonostante le annate proposte siano già con qualche anno sulle spalle, per la serie: il vino esce quando è pronto.
Le etichette sono poche, ma buone, con vitigni tipici tra cui Nosiola, Gewurztraminer, Teroldego, ma da applausi è anche il Trentodoc che sta per uscire. L’Arlevo, già il nome è tutto un programma, è uno Chardonnay di siderale bellezza, roccia di Dolomite ricoperta di seta.
Dal 2015 è nato anche uno splendido agriturismo in cui è possibile soggiornare contornati dalla vigne, con una vista mozzafiato sulle Dolomiti. Se siete degli appassionati o anche solo in cerca di relax, le camere arredate con botti e barrique e materiali di cantina sono un sogno che si avvera!
Gess annata, Gewurztraminer
Gess in dialetto significa gesso, in onore del suolo da cui nasce. 60-70 quintali ad ettaro. Colore dorato con naso che esplode in tutta la grazia aromatica del Gewurztraminer, ma nobilitato da una serie di profumi minerali che si insinuano tra frutto della passione, pepe e zenzero. Se il naso è sontuoso la bocca è calda e rotonda, ma sempre vivace, con uno sviluppo sapido pazzesco. Un Gewurztraminer di razza, dolomitico, abbinamento: uovo in raviolo del San Domenico.
Grill, Teroldego
Rubino misterioso come colore. Naso terroso, intrigante con spezie dolci ben dosate che abbracciano un frutto caldo a base di prugne e amarene sotto spirito. Note terrose a corredo. In bocca è ampio, scorre poderoso, sospinto da tannini tonici, ma ben calibrati. Punte sapide si mescolano a sapori di liquirizia e rabarbaro. Finale splendido, vigoroso: potenziale di invecchiamento notevole, 10 anni. Da abbinare a vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington.
Arlevo, Chardonnay
Colore dorato e naso da fuoriclasse con una sequenza che va dalle nocciole, al burro, passando per prati fioriti e susine gialle. Refoli minerali a impreziosire un bouquet di eleganza piena e che si concede strato dopo strato. Bocca rotonda, burrosa e calda con nocciole tostate, in equilibrio tra sapidità e freschezza. Pur essendo uno Chardonnay, il più internazionale di tutti i vitigni, qui, sulle pendici di questa collina di gesso ha trovato il suo posto, una casa e diventa tipico come solo i vini bianchi delle Dolomiti sanno esserlo. Da abbinare a spaghetti alle vongole o canederli al rafano. Il nome ha tutta una storia dietro e sarebbe una domanda rivolta ai padri, come sta tuo figlio, cioè come lo “allevi”? Se non è amore questo…
Trentodoc
Finiamo in grande spolvero con il Trentodoc. Non è ancora in commercio, ma è già un piccolo capolavoro. Veste dorata e naso tutto minerale che svela una profondità glaciale: basta annusare e si è portati subito in alta quota. Muschio, pesca, splendidi poi i ritorni di magnolia, limone e gelsomino. In bocca è molto sapido, percorso da una vena di freschezza agrumata che mantiene il vino vibrante. Finale memorabile. Ancora giovane, ma se il buon giorno si vede dal mattino siamo a cavallo! Da abbinare a sushi, branzino al sale, smacafam, polenta carbonera, carbonara di pesce.
Se volete acquistare i vini della cantina Cobelli o visitare la splendida tenuta per una passeggiata tra vigne e Dolomiti, contattare Devis.
email: [email protected]
Telefono: 0461 870289
Cellulare: 331 9672482
Come raggiungere la cantina Cobelli: Maso Panizza di Sopra| Strada del Vino 22, loc. Sorni di Lavis, Trento
Servizi offerti dalla cantina:
- visite guidate in cantina
- passeggiate tra i vigneti
- vendita diretta e spedizione in tutta Italia