Porto Tawny Vs Ruby: quali sono le differenze?
Mentre ci sono due tipi principali di vini di Porto – invecchiato in bottiglia e invecchiato in rovere – un’utile differenziazione per colore, sapore e aroma di un porto invecchiato in legno è tra un porto tawny o ruby.
La differenza fondamentale è che un porto rubino viene invecchiato in grandi botti di rovere con un minimo contatto con il rovere (a volte acciaio inossidabile), mentre un porto Tawny viene invecchiato in piccole botti di rovere, il che aumenta la superficie a contatto con il rovere.
L’invecchiamento crea le differenze tra il colore, il sapore, l’aroma e la consistenza del porto. Quindi la prima constatazione è che possiamo affermare che il Ruby è più fresco, sbarazzino e meno lavorato e quindi meno ossidato.
Tuttavia, puoi anche trovare “note di degustazione diverse” a seconda della regione e dei tipi di uva utilizzati per produrre questo splendido vino.
Questo articolo rivela le differenze e le somiglianze tra i due tipi di vini, compresi i rispettivi processi di vinificazione.
Differenze organolettiche
Il porto rubino è più luminoso, fruttato e giovane del porto fulvo, mentre il Tawny è più nutty, nocciolato, marsalato, più muschiato e decadente.
Questo perché i R. invecchiano meno e con una minore esposizione all’ossigeno e al rovere, preservando il fruttato dell’uva.
Un porto T. può trascorrere venti o trent’anni in botti di rovere prima dell’imbottigliamento, assumendo intense note terrose e speziate.
Il porto T. sa di caramello, cioccolato, fichi, ribes, nocciole, tè e amarena, con un lungo invecchiamento che introduce note di butterscotch e caffè.
Il porto R. ha un sapore di lampone, ciliegia rossa, prugna e caramello, con varietà di botti di rovere che portano in tavola spezie da forno e note di cioccolato.
Il R. è il più popolare dei due perché di solito è più economico e accessibile per i principianti rispetto al fratello maggiore.
Tuttavia, un buon porto T. è un vino più eccitante con note calde e di nocciola che migliorano con l’età. Oltre i 30 anni di invecchiamento, assume note di toffee e torba in stile Scotch di Islay e schiaffeggia il palato con note sapide e terrose.
Aroma
Un tipico R. ha un conturbante bouquet di frutti neri e rossi con note di frutta secca, mentre un T. è ampio e sontuoso, speziato e ricco di caramello.
Il modo migliore per descriverli è che uno è fresco e agile, mentre l’altro è marmellatoso o muschiato, pensa al lampone fresco contro la composta di lamponi.
Un classico Porto Tawny è pieno di nocciola al naso, con noci pecan che dominano. Puoi aspettarti aromi di fichi secchi, caramello e spezie natalizie.
Il Porto Ruby è fresco, vigoroso e pieno di intense note di ciliegia, lampone, ribes nero e fico: una deliziosa combinazione molto easy da approcciare.
Colore
Se ci fate caso, questi due vini già rivelano il colore nei loro nomi: il porto rubino è rosso rubino (rosso rosato) e il porto Tawny è rosso fulvo o rosso ramato.
Tuttavia, entrambi variano di colore a seconda del tipo e della lunghezza dell’invecchiamento. I tawny che hanno trascorso almeno vent’anni nella botti di quercia sono notevolmente più chiari e scarichi, visto che tannini e antociani sono decaduti, senza contare che il legno assorbe a sua volta pigmenti e tannini, facendo diventare il vino più chiaro.
Il porto rubino assume una tonalità più scura se invecchiato in botti di rovere rispetto all’acciaio, tuttavia è sempre rosso, con una tonalità più profonda rispetto al Porto T.
Gradazione alcolica
Il requisito minimo legale per un vino di Porto è del 17,5% di alcol, con i produttori che utilizzano circa il 30% di brandy per raggiungere il minimo legale.
Come ben sapete questo vino mitico ha una gradazione alcolica maggiore rispetto al “vino normale”, perché è fortificato, il che significa che è stato potenziato con acquavite (brandy).
Sia i R. che i T. hanno una gradazione alcolica simile, con un grado alcolico compreso tra il 18% e il 22%, a seconda della regione e del processo di invecchiamento.
Dolcezza-secchezza
Entrambi sono vini dolci e fortificati serviti come dessert in Portogallo, ma il R. ha un sapore più dolce e diretto: questo perché i sapori dolci sono in primo piano con note piccanti di frutta rossa e nera.
Anche il T. è ovviamente dolce, ma in grado minore e a dominare sono i sapori di caramello, nocciola, che trattengono la dolcezza iniziale, evidenziando più frutta secca e note terrose con l’invecchiamento prolungato. Questo gli conferisce una sensazione, in bocca, più densa e una consistenza più “masticabile”.
Acidità
Qui non c’è storia: il Ruby è il vincitore. Il PH medio del Porto R. è 3,3, il Tawny arriva a 3,4. L’acidità extra deriva da un minore invecchiamento, che mantiene l’acidità mentre l’invecchiamento la addolcisce.
Una differenza di acidità di 0,1 non è esagerata, ma percepibile, anche grazie alla caratteristiche organolettiche del R. che punta di più sui sapori taglienti e freschi.
Corpo
Mentre il T. è sempre corposo, i R. si trovano a cavallo tra il corpo pieno e quello medio, conferendogli una sensazione in bocca più leggera.
Puoi aspettarti che un porto rubino abbia meno densità e spessore rispetto ad un Tawny, che solitamente avvolge il palato con una sensazione densa e quasi viscosa, sfociando in un finale molto lungo e carico.
Generalmente, più a lungo è invecchiato, più concentrato e denso diventa il vino, che non dimentichiamolo, in botte evapora.
Come vengono serviti
Un bicchiere da degustazione di Porto tradizionale è il modo migliore per servire queste due delizie. Questo tipo di calice è significativamente più piccolo del bicchiere da vino medio, contiene 190 ml di liquido e sono alti circa 15 centimetri.
Se non disponi di bicchieri specifici da Porto, andrà bene anche un calice da vino piccolo o standard, ma non versarne troppo, al massimo due dita, perché devi ruotare il calice e farlo ruotare, affinché si ossigeni.
Il Porto Tawny è meglio servito leggermente al di sotto della “temperatura ambiente degli anni 70”, ossia da 15°C a 18°C, mentre un Porto Ruby va servito a .
Servire il porto a una temperatura troppo alta esalta l’alcol, mentre una temperatura troppo fredda attenua la dolcezza e i sapori complessi.
Storia
Grazie ai documenti storici, sappiamo che i romani coltivavano la vite e producevano vino sulle rive del fiume Douro, nel nord del Portogallo, già nel II secolo a.C., anche se i primi documenti che si riferiscono al vino come “Porto” risalgono al 1678.
Il 1678 segna la prima spedizione registrata di “vino di Porto”, riferendosi al vino fortificato portoghese che oggi conosciamo e amiamo.
La leggenda racconta che i mercanti di vino inglesi scoprirono questo vino nella città di Lamego nel 1678. I mercanti non avevano mai assaggiato un vino simile perché il liquore d’uva fortificante veniva solitamente fatto dopo la fermentazione, non durante.
L’abate di Lamego fortificava il suo vino durante la fermentazione, eliminando i lieviti e conservando oltre l’80% dello zucchero residuo del vino.
Il porto rubino e fulvo furono prodotti nel 1600, con la loro diversità determinata principalmente dallo spazio disponibile dei produttori di vino. Quelli con botti piccole facevano porti fulvi, mentre quelli con botti grandi facevano porti rubini.
Non è chiaro quando le parole ‘ruby’ e ‘tawny’ siano state adottate dal mondo enologico, ma si tratta probabilmente di creazioni moderne degli ultimi due secoli.
Popolarità
Il porto Ruby è significativamente più popolare di un porto fulvo per alcuni motivi:
È più economico.
È più accessibile.
Viene prodotto in volumi notevolmente maggiori.
Il porto Tawny rappresenta solo il 10% circa della produzione totale, con i vini di età superiore a 10 anni che rappresentano meno del 3%.
Quali vitigni si usano?
Si usano le stesse uve, i sei vitigni principali sono i classici Touriga Franca, Tinta Roriz, Tinta Barroca, Touriga Nacional, Tinta Cão e Tinta Amarela.
Tuttavia, i viticoltori utilizzano svariati blend di uve per produrre sapori diversi, il che determina anche la rarità e il prezzo del prodotto finale.
Dove vengono prodotti
Ci sono tre principali regioni In Portogallo:
- Baixo Corgo è noto per i vini giovani e leggeri (porto Ruby).
- Alto Douro o (Cyma Corgo) è noto per i vini di mezza età.
- Douro Superior è noto per i vini ricchi e lungamente invecchiati.
Ognuna di queste è una delle tre sottoregioni della regione del Douro, con Vila Nova de Gaia sulla sponda opposta del Douro, che è l’area più famosa del Portogallo.
Processo di vinificazione
Il processo di produzione è identico per entrambi: le uve vengono raccolte e subiscono una breve macerazione, poi fermentano in vasche che possono essere di legno, acciaio o anche pietra.
Lo spirito (brandy) viene quindi aggiunto al succo durante la fermentazione per “uccidere” i lieviti e preservare lo zucchero. Questo processo è chiamato fortificazione ed è utilizzato nella produzione di altri vini fortificati come il Marsala e il Madeira.
Il processo di invecchiamento determina la categoria del vino. In parole povere, i Ruby trascorrono meno tempo in rovere e vengono invecchiati in botti grandi botti, mentre il Tawny riposa più a lungo in piccole botti di rovere che aumentano sia ossidazione che ossigenazione.
Abbinamenti gastronomici o pairings, come dicono i PRO
La dolcezza, i sapori complessi e decadenti dei T. li rendono perfetti per l’abbinamento con budini, crema pasticcera, mousse al cioccolato, panettoni, pandoro o un classico pudding natalizio con salsa al cioccolato.
Il porto Ruby è spesso servito come vino da meditazione in Portogallo, ma si abbina egregiamente anche a cioccolato fondente, crostate, torta di mele. Qualsiasi dolce abbia della frutta o della marmellata funziona benone con il R., in particolare i dolci da forno come torte e crumble.
Gli abbinamenti alimentari generali che funzionano con entrambi includono formaggi erborinati, crème brûlée, tiramisù.