Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino: recensione


Il Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino ci ha stregato, è un vino commovente per complessità e splendore. È dolce, screziato da incredibili note ossidate che esaltano i toni maturi del frutto e dei richiami mielosi. È maturo, ma mai stucchevole, sempre preciso e scandito da una freschezza encomiabile.
Certo è un vino talmente pirotecnico e caleidoscopico che merita molta attenzione, calma, ma da solo come vino da meditazione è nettare puro e se lo abbinate a dolci al cucchiaio come zuppa inglese è ancora più buono.
Ma l’abbinamento definivo è con terrine e formaggi erborinati. Anche la consistenza così sciropposa sembra nata per questo, saprà insinuarsi tra le vene dei formaggi più stagionati e sapidi e li coprirà con la sua dolcezza vellutata.
Prima si vendemmiano i grappoli quando sono molto maturi, poi si mettono sulle stuoie ad appassire per far appassire i grappoli, in modo da far aumentare la concentrazione degli zuccheri. Poi i grappoli di uva appassita vengono pigiati, si fanno fermentare grazie ai lieviti autoctoni delle bucce e poi inizia il lungo periodo di affinamento nei caratelli.
I caratelli sono piccole botti di legno per l’affinamento del Vin Santo che vengono poste nei solai, sotto i tetti, per far vivere al vino lo scorrere del tempo e delle stagioni. I più attenti di voi avranno notato la somiglianza con il processo produttivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e Reggio Emilia. Ma è anche il processo del Madeira, solo che una volta le botti venivano caricate nelle stive dei vascelli che solcavano gli oceani.
È un trattamento rude, duro, ma il vino ne esce temprato, si trasforma, diventa denso, dolce, profumato come il giardino dell’Eden. Le suggestioni del Moscato esplodono e raggiungono vette inaudite di aromaticità, mentre il Trebbiano con la sua acidità rende il vino gagliardo e lo preserva.
E questo Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino è un vero guerriero, dopo 5 anni di crociate nei caratelli, esce ed è un capolavoro.
Il colore
Ambrato, cristallino, lucente.
Il bouquet del Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino
Il frutto è avvolgente, screziato di spezie dolci, zenzero candito, agrumi, fiori, vaniglia, zafferano, noci, nocciole, miele e su tutto domina una leggera ossidazione, che rende i profumi ancora più carnosi e sensuali. Marzapane nel finale, confetti, datteri, è un caleidoscopio infinito di suggestioni in cui smarrirsi.
Il sapore del Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino
E in bocca tutta questa struttura, questa ricchezza si ripresenta con coerenza e precisione. Il sorso è dolce e denso, ma l’acidità è ancora lì a dettare un ritmo agile ed elegante. L’equilibrio è ottimo, la dolcezza è dominante, ma non stucchevole, si apre a tante sfaccettature: non è mai compiaciuto come vino dolce, non si accontenta di essere vellutato, titilla il palato con punte sapide. La profondità aromatica è splendida, il finale è dominato dalla frutta secca ed è di persistenza gloriosa.
Un grande vino, non serve aggiungere altro.
Abbinamenti consigliati per il Vin Santo del Chianti DOC Castello Sonnino