Montepulciano d’Abruzzo Plateo 2011 Agriverde: recensione
Il Montepulciano d’Abruzzo Plateo 2011 Agriverde è un vino che crea dipendenza, un vino pericoloso, dotato di quella intensità, profondità e ricchezza che ti fanno amare il Montepulciano.
Non è chiaramente un vino sottile o misterioso che si svela poco alla volta, anzi è una vera e propria esplosione di suggestioni fruttate, spezie, note balsamiche, macchia mediterranea e richiami marini. Ma il bello è che questo vino riesce a mantenersi compatto, credibile, godibilissimo nonostante sia un caleidoscopio che sprizza energia da tutti i pori e questo è un chiaro indizio di bontà. Chi osa e riesce a domare un purosangue come il Montepulciano fa grandi bottiglie.
Come viene prodotto il Montepulciano d’Abruzzo Plateo 2011 Agriverde
I vigneti distano pochi chilometri dal mare e affondano le radici in colline di 250 metri. Come ben sapete la cantina Agriverde è stata una delle prime in Italia ad abbracciare la filosofia della coltivazione biologica e quindi non staremo tanto a menare il can per l’aia. Basta visitare la cantina costruita secondo la bio-architettura per capire l’impegno di questa cantina nel mantenere vivo l’equilibrio tra lavoro, ambiente e vigne.
70 quintali di resa per ettaro e vendemmia prolungata fino ad ottobre per ottenere una maturazione polifenolica perfetta.
In ogni caso il Montepulciano abbisogna di un trattamento deciso, quindi dopo la vendemmia il vino fa lunga macerazione, poi riposa per 24 mesi in acciaio, 24 mesi in barrique e 24 mesi in bottiglia. Ovvio è il vino di punta della cantina per cui è tutto curato nei minimi dettagli e nulla è lasciato al caso, ma 6 anni di affinamento non sono uno scherzo, neanche per il gioiello di famiglia.
Il bouquet
Naso complesso, splendido per profondità e tipicità: denso e polposo, ricco di suggestioni fruttate mature, spezie dolci, profumi più terrosi di liquirizia e poi ancora menta, iodio, macchia mediterranea e prugne sotto spirito a chiudere. Nel complesso è un vino molto sontuoso e vario che punta ad una evoluzione terziaria senza compromessi, già emergono note evolute ed eteree che si mescolano a fiori secchi e radici. Quello che stupisce è comunque la pulizia, la finezza del tratto, il legno ben integrato e mai ridondante o prepotente, nonostante l’affinamento abbia fatto emergere una complessità strabiliante.
Il sapore
Al palato è ampio, strutturato e potente: il frutto è polpa viva, ancora decisamente fresco e allettante, con sapori di ciliegie e prugne a dare ritmo. Il richiamo del mare poi è potente in questo vino, il sale, lo iodio, la macchia mediterranea fraseggiano con freschezza e calore, sfumando, scolpendo una struttura notevole, generosa. Tannini e alcol sono vigorosi, percorrono tutto il vino in maniera netta, rendendolo molto corposo, austero, in bel contrasto con il frutto caldo. Finale sapido, erbaceo, con cacao, spezie e ancora ciliegie. Da manuale.
Non è un vino sottile o discreto, ma nessun Montepulciano lo è, la sua natura è selvaggia, sfacciata, ma ciononostante riesce a mantenere una direzione precisa verso l’eleganza del profilo, non si lascia mai andare a cadute nel rustico o nella ruvidità, senza però rinunciare a tipicità e polpa.
Prezzo
38 euro: un prezzo adeguato per un vino di spessore, che fa un affinamento lunghissimo e che merita un posto di prestigio nella vostra cantina.
Abbinamenti consigliati per il Montepulciano d’Abruzzo Plateo 2011 Agriverde
Stracotto, brasati, salumi, piatti ricchi a base di carne indiani con cumino e preparazioni al BBQ, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, hamburger, filetto alla Wellington, paella.