Grappa Bepi Tosolini ex porto 2001: recensione
La grappa Bepi Tosolini ex porto 2001 è un distillato che ci ha stupito, pensavamo fosse la solita grappa barricata tutta spezie e vaniglia e invece si è dimostrata una buona di compagna di bevute serali.
È una grappa molto ricca e sontuosa, marcata da un affinamento in legno inequivocabile, non vuole essere una grappa pura e filologicamente, ma punta tutto sulla piacevolezza e sul fascino della speziatura.
Però lo fa con una certa grazia, in maniera sottile, ci sono tante suggestioni che spaziano ampliando l’orizzonte gustativo, anche forzando un po’ la mano, ma sono ben dosate e soprattutto è una grappa che al palato picchia duro e non fa le fusa, poco ruffiana e molto profonda.
Sintetizzando è una buona grappa barricata speziata e ricca, non particolarmente caratteristica o dotata di chissà quale naturalezza di beva, ma la sua struttura muscolosa con sottofondo dolce alla cannella e vaniglia ha un suo perché.
Se siete appassionati di grappe consistenti e barricate, provatela e non rimarrete di certo delusi.
Il bouquet
Tanta roba, tanti profumi di cannella, noce moscata, vaniglia, caffè, cacao, tabacco e mille altre spezie che incorniciano un frutto maturo a base di prugne cotte, menta, zafferano e cedro candito. Il ritmo è buono, si muove con una certa eleganza, mai ridondante e con un tocco etereo che vira quasi all’ossidato. Buona persistenza, varietà discreta.
Il sapore
Il frutto è caldo e rotondo, ben modellato dal lavoro del legno che ha rilasciato tanto tannino con sapori di noci, sapori più ossidati, altri dolci e caramellati. Nel complesso è molto strutturata, fresca, mai molliccia e ben dosata nella sua rotondità. Sorso lungo con finale di mandorle e fiori.
Nel complesso una buona grappa, dà soddisfazione.
Prezzo
41 euro, un costo accettabile per una grappa nata da una lavorazione lunga e certosina e un affinamento lungo.
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