Dievole Novecento Chianti Classico Riserva DOCG 2014
Questo Novecento Chianti Classico Riserva DOCG 2014 della cantina Dievole è un bel vino, strutturato, coraggioso e molto intenso. Avete presente quando vi sedete in una trattoria e ordinate i pici al ragù di chianina? Ecco questo è il vino perfetto da abbinare.
È un Chianti Classico fatto con il 95% di Sangiovese, Canaiolo 3% e il 2% di Colorino e un affinamento in legno non tostato, una scelta coraggiosa che rende onore a questa cantina: lo scopo è quello di catturare l’essenza di queste colline senza marchiare il vino con sentori e sapori che con il Sangiovese non hanno nulla a che fare.
Per tutti quelli che credono che il Chianti Classico sia un vino commerciale, smunto, omologato e senza anima per colpa di una produzione ormai abnorme che ha portato a produrre Sangiovese muscolosi, scolpiti da anonime barrique, questo Novecento di Dievole è una bella scoperta: è un vino rosso di grande potenza, struttura vigorosa, freschezza siderale, discreta sapidità e tanti spigoli vivi. Nervoso, scalpitante e nervoso come un Sangiovese deve essere.
Ma non sono spigoli sgarbati, sono solo il risultato di una vinificazione attenta, ma pulita e non interventista che lascia il vino abbastanza libero di esprimersi. Dopo la vendemmia si fa fermentare il vino per 14 giorni in cemento e poi si passa ad un affinamento in botte di 17 mesi.
Il risultato è un vino ricchissimo di estratto, scuro, elegante, dai tratti ben delineati, ma dal carattere focoso. Ha un tenore alcolico di 13,5 gradi, ma in bocca è ancora caldo. Stiamo parlando di un Sangiovese vendemmiato nel 2014, un pargoletto ancora. Il suo potenziale, i tratti eterei, il goudron ancora non gronda, il frutto è ancora tagliente, mentolato, senza tracce surmature per fortuna.
Tutte caratteristiche e premesse che lo candidano come Chianti Classico da invecchiamento di almeno 10 anni. Diciamo che già tra 5 avrà arrotondato la sua esuberanza acida, ma con tutta questa polpa è senza ombra di dubbio un vino ambizioso che merita almeno una dozzina di anni nella vostra cantina.
Bevuto adesso è in ogni caso un vino elegante e ben fatto, ancora lontano dalla finezza, ma è sulla strada giusta. Se state preparando grigliate di carne, arrosti, fiorentine alla griglia o pasta al ragù è perfetto.
Il bouquet del Dievole Novecento Chianti Classico Riserva DOCG 2014
Naso intenso, scuro e profondo dove un frutto caldo a base di ciliegie sotto spirito e prugne si intreccia a note erbacee molto fini, menta, liquirizia e rabarbaro. La varietà è buona, la pulizia è eccellente e lascia emergere note minerali. È ancora giovane quindi la sua evoluzione è appena accennata, ma la complessità del naso lascia ben sperare. Persistenza e finale balsamico.
Il sapore
In bocca ha personalità, grinta tannica, freschezza marcata e un’austerità di fondo che tiene a bada il frutto. La struttura è molto ampia con un buon gioco tra parti dure e una rotondità abbastanza vellutata. Strutturato, ma mai muscoloso, un po’ spigoloso sì, ma è un buon segno, ha tanta polpa. La piacevolezza è già discreta, il ritmo è incalzante, lo spessore sapido buono, il finale è classico, terroso con sapori di bosco, foglie e funghi che si avvicendano alle note calde del frutto. Il discorso sull’equilibrio lo abbiamo già fatto, se lo volete stappare adesso è ancora incompleto e dovrete abbinare un piatto succulento e molto ricco, ma sappiate che è un vino nato per sfidare gli anni.
Prezzo
27 euro: ok, il prezzo è giusto.
Abbinamenti consigliati
Piatti succulenti e saporiti come stracotti, selvaggina, pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, pulled pork, hamburger, paella.