Broken Dream Siren Craft Brewery: recensione
La birra Broken Dream della Siren Craft Brewery è una stout intensa, elegante e melodiosa. Non vuole stupirvi con effetti speciali esagerati o suggestioni ricercate, ma solo con la sua seducente morbidezza e tanta sostanza.
Il birrificio di Darron Anley nata nel 2010 è ormai considerato una delle realtà brassicole di rilevanza mondiale e questa fama, sicuramente meritata, nasce dall’equilibrio e dalla piacevolezza delle birre prodotte.
Anche in questo caso bevibilità è la parola d’ordine: abbiamo a che fare con una stout classica, cioccolatosa, con note intense di caffè, cacao e liquirizia, ma senza mai esagerare. La cremosità accarezza il palato, al limite del dolce, ma ecco che il luppolo riequilibra con la giusta dose di amaro.
Insomma alla fine cosa si può dire di questa Broken Dream? Buona, molto buona, perfetta per mille ricette barbecue, per esaltare salumi e pecorini stagionati: duttile, ma troppo mansueta.
Piace, tecnicamente scorre che è una meraviglia, ma le manca un pizzico di carattere, un guizzo, è una melodia piacevole dall’inizio alla fine, ma senza acuti. Questioni di lana caprina?
Sicuramente.
Il bouquet
Classico, pulito, con il giusto gioco di sensazioni smoky, mielose, di funghi e frutta secca. Frutto lieve appena accennato, ma che ritorna in bocca. Cacao, caffè, ma mai stucchevole o noiosa, anzi mostra bella vivacità. Non lunghissima, ma fa il suo sporco lavoro.
I sapori
Bocca piena, calda, gustosa, con ritorni affumicati, spessore, ma sempre grande rotondità. Anche l’apporto del luppolo è gentile e serve a tagliare la dolcezza di fondo. Non molto persistente, ma dal buon ritmo. Finale di cola, menta e cioccolato.
Concludendo: una stout ben fatta che non vi deluderà, ma che non vi farà neanche strappare le sopracciglia dalla gioia.
Prezzo
Per la 0,33 5 euro in enoteca.
Quali piatti abbinare
Pizza margherita, vitello tonnato, pollo al curry, hamburger, filetto alla Wellington, paella, ma ricordatevi che è una delle birre migliori per l’abbinamento con il tartufo, provatela con il risotto al tartufo e non ve ne pentirete!