Amaro Jägermeister: che cosa è e come si usa
Il caro vecchio Amaro Jägermeister è un liquore tedesco da battaglia, un amaro prodotto industrialmente e in grandissime quantità. Non ha nulla di artigianale, ma ha un grande pregio che lo ha reso uno dei liquori più venduti al mondo. Ha un gusto docile, molto dolce per essere un amaro vero e costa poco. È diventato di tendenza grazie ad alcuni cocktail come il famigerato Jägerbomb, un drink primitivo da fare in poche semplici mosse. In pratica mettete un bicchierino di Amaro Jägermeister sopra una birra e poi la fate cadere dentro. Grande magia…
Come è fatto l’Amaro Jägermeister
A parte gli scherzi, come viene prodotto questo amaro campione di incassi? Adesso ve lo diremo, ma poi dovremo uccidervi, perché la ricetta e i ben 56 ingredienti sono rigorosamente segreti per cui non siate troppo curiosi. Quello su cui tutti sono d’accordo è che sia una semplice soluzione idroalcolica, prodotta con la macerazione a freddo di botaniche come spezie, erbe e bucce di agrumi in alcol. Se volete potete farvelo anche voi a casa, ovviamente non si conoscono le dosi, ma se riuscite a fare il nocino, l’amaretto o il limoncello la tecnica è sempre quella. Gli ingredienti e i loro oli essenziali vengono assorbiti dall’alcol ad alta gradazione (96 gradi), poi si filtra, si corregge con zucchero per dolcificare e acqua per abbassare il grado alcolico. Tra gli ingredienti dichiarati dell’Amaro Jägermeister ci sono alcol, acqua, zucchero, spezie come cannella, sandalo, scorze d’arancio e zenzero.
Caratteristiche organolettiche dell’Amaro Jägermeister
Il profumo è anche affascinante: menta, tante erbe, menta, canfora e tutta una serie di profumi che si scontrano e rincorrono in stile anni 80 alla Soluzione Schoum della nonna. La trama di suggestioni intessuta di spezie pungenti, erbe aromatiche e profumi più agrumati e taglienti è ben disegnata. Noce moscata ed eucalipto sono sempre lì pronti a dare freschezza.
Il problema dell’Amaro Jägermeister è il gusto: è castrato da una colata di zucchero che appiattisce tutto. Ogni sensazione speziata, la piccantezza delle erbe è banalizzata da una saturazione zuccherina esagerata. È ovvio è un liquore industriale prodotto in quantità da catena di montaggio e deve vendere e risultare il più piacevole possibile per un pubblico ampio, ma questo non toglie che fatto così come è al limite dell’imbevibile. Non dà piacere, non lascia la bocca pulita, ma anzi la copre con un alone mellifluo, non ringhia e non ha la carica piccante-pungente degna di un amaro.
Peccato, perché ha un profilo aromatico degno di nota: è balsamico ed erbaceo, vorrebbe emergere da un mare sconfinato di glucosio, ma poi affonda inesorabilmente.
Storia dell’Amaro Jägermeister
Il vero valore di questo amaro teutonico è il packaging e la pseudo leggenda mistica new age a cui si lega. La bottiglia è imponente, compatta e luccicante, di un be verdone. L’etichetta è iconica al punto giusto, con il cervo che accoglie tra le corna la famosa croce di San Urbano, nome in codice Hubertus, un acerrimo cacciatore, il quale un giorno ebbe la visione di cervo incoronato da una croce mentre cacciava nei boschi. Da quel momento decise di cambiare rotta: il miracolo lo spinse a diventare un druido amante della natura, a cui dedicò il resto dei suoi giorni.
Jägermeister significato
Epifanico il nome: maestro cacciatore. Jäger=cacciatore; meister=maestro. Da mastro uccellatore a icona naturista che salva gli animali il passo è breve.
Come servire l’Amaro Jägermeister
Servitelo sempre ghiacciato in bicchierini chupito a 8-10 gradi, anche con ghiaccio in bicchieri old fashioned. L’unico modo per attenuare la sua magnanima dolcezza è usare temperature molto fredde. In questo modo domerete la dolcezza, aumentando le sensazioni dure. Sarà meno profumato, ma almeno non vi impasterà la bocca con una spremuta di glucosio. Se lo servite con uno spicchia di arancia ancora meglio, la freschezza degli agrumi aiuta a tagliare la dolcezza.
Quali cocktail fare
Lo potete usare a piccole dosi per condire cocktail da aperitivo classici come il Gin Tonic, potete usarlo come bitter per fare lo Spritz oppure aggiungerne 1 cl alla vodka per fare il mitico Amaro Mule.