Cerasuolo di Vittoria DOCG: vino, vitigni e caratteristiche
Il Cerasuolo di Vittoria è un vino siciliano prodotto nella zona di Ragusa e sta riscuotendo un ottimo successo, grazie alla sua infinita piacevolezza. È un vino rosso prodotto con Frappato e Nero d’Avola, tuttavia non aspettatevi il solito vino rosso muscoloso e pieno di marmellata, anzi il Cerasuolo è uno dei vini più fini, balsamici e snelli che ci siano in Italia.
Caratteristiche organolettiche del Cerasuolo di Vittoria DOCG
Innanzitutto, diciamo che il Cerasuolo è l’unica DOCG siciliana, ma quello che stupisce di questo grande vino rosso è l’eleganza e la tipicità del bouquet. Troverete ciliegie, certo, ma soprattutto resina, eucalipto, mirto, sale, alghe e tutti i profumi della macchia mediterranea. Il tono è leggiadro, c’è grande profondità aromatica e i profumi si alternano con grazia. Non troverete mai troppe spezie o vaniglia, il Cerasuolo è un vino dalla concentrazione mai esagerata, quindi non ha bisogno di affinare in barrique nuove o di prendere le solite note da barrique.
Il sapore del Cerasuolo è pura poesia in bottiglia: finezza di tratto, buona acidità che prende i contorni delle arance amare e dei piccoli frutti di bosco, anche se è vino sempre vellutato e armonico. Non ci sono sbavature o stridori, ma tutto fila liscio senza tentennamenti. Il sale poi è pazzesco, i rimandi salati e balsamici di oliva e origano ed eucalipto rendono unico questo vino. Come detto l’estratto non è massiccio e quindi anche tannini, volume e alcol sono declinati con delicatezza. Questo non toglie che sia un vino di carattere, deciso, molto ben definito e dotato di un tocco unico. Non fatevi ingannare dal nome: non è un rosato, anzi ha un colore rosso brillante che rende al rubino mano a mano che invecchia.
Zona di produzione del Cerasuolo di Vittoria
La zona di produzione copre la provincia di Ragusa e come è intuibile dal nome il Cerasuolo trova a Vittoria la sua patria elettiva, anche se bisogna citare i vini provenienti da Cosimo. In realtà la DOCG Cerasuolo è condivisa anche con le province di Catania e Caltanissetta, ma il cuore rimane Vittoria e zone limitrofe.
Perché è così speciale il Cerasuolo di Vittoria
Molto semplicemente è questione di terroir e della grande attenzione dei vignaioli del ragusano. Ci sono delle condizioni storiche, culturali e climatiche uniche. Le brezze del mare portano iodio che si fissa sulle uve, il resto si deve a due grandi vitigni come il Frappato e il Nero d’Avola e ovviamente alla cura e all’amore riposti dai vignaioli locali nella produzione e nella valorizzazione di un vino nato e cresciuto qui. Ma non stiamo parlando di cento anni, ma di secoli.
Storia del Cerasuolo di Vittoria
Il Cerasuolo nasce con la città di Vittoria, anno di fondazione 1607, quando la Contessa Vittoria Colonna donò un ettaro di terra ai 75 coloni fondatori della città, a patto che impiantassero un ulteriore ettaro di vigneto. Da quel momento è nato il mito di questo nettare.
Una leggenda vuole che il nome provenga da un arbusto che dava frutti ad amarene selvatiche, anche se l’ipotesi più probabile e che accomuna tutti i vini chiamati “Cerasuoli” è che il nome venga dai colori e dai profumi di ciliegia che contraddistinguono il vino. Ciliegia in Greco si dice kerási e in siciliano cerasa, quindi non ci vuole molto a fare due più due…
Vitigni usati per produrre il Cerasuolo di Vittoria
Come vi avevamo anticipato i due vitigni usati sono il Nero d’Avola, che va da dal 50% al 70% e il Frappato, presente dal 30% al 50%. Il Nero d’Avola è più robusto, tannico e austero, il Frappato è più sottile, profumato e dotato di un fascino balsamico inconfondibile.
Abbinamenti cibo vino
Il Cerasuolo è un jolly pazzesco: i più leggeri con piatti siciliani classici di pesce come tonno, carne alla griglia, shish kebab, pasta ‘ncasciata, arancine al taleggio o anche una semplice carbonara. Le bottiglie più strutturate e sontuose sono ottime per stufati, pollo al curry, pulled pork, empanadas di carne argentine, hamburger.