Alionza: vino, storia e caratteristiche di un antico vitigno dell’Emilia-Romagna
L’Alionza è un vitigno a bacca bianca coltivato in Emilia-Romagna fin dal lontano 1303, quando ne parlò per la prima volta il De Crescenzi. Il vino che se ne ricava è fine, elegante, vellutato, profumato ed inebriante, ma ormai è usato quasi esclusivamente in blend con altri vini simili. La sua funzione è quella di nobilitare, di apportare corpo, profumi calore e struttura, ma poi ci sono alcune bottiglie splendide di Alionza in purezza come quella della cantina Gradizzolo e quella del mitico Erioli.
Non è facile domare l’Alionza e proprio per questo, spesso è vinificata frizzante con mosto parzialmente fermentato per fare vini dolci mossi oppure anche con metodo classico.
Storia e zona di produzione dell’Alionza
Come detto è un vitigno conosciuto da quasi un millennio e molti sono i cronisti che ne parlano anche in Francia, dove si pensa il vitigno sia nato, per poi migrare nelle ridenti colline emiliane di Modena e Bologna.
Qui ha trovato un habitat eccellente, colli ventosi e una propensione locale alla spumantizzazione, tecnica che esalta la sua fine e floreale aromaticità. L’Alionza un tempo era conosciuta anche come uva schiava, sempre citata dal De Crescenzi, e questo ha portato a credere che fosse un’uva di origine slava, anche se è più realistico pensare che il soprannome fosse dovuto alla consuetudine di maritare le viti nelle classiche alberate, dove si usavano aceri, pioppi e alberi da frutta per sostenere i tralci.
Caratteristiche organolettiche del vino Alionza
Il bouquet è fine, intenso, solare con rimandi di frutta gialla polposa e una cornucopia senza fine di fiori, miele e rimandi di mandorle e erbe aromatiche.
Al palato è sferzante, acida, galoppa su un registro che non si lascia imbrigliare tanto facilmente, ma ha tanta polpa e succosità da regalare. È un vino pieno di energia, di profondità e piacevolezza, ma non aspettatevi un vino grasso o corpulento.
Le bottiglie di Alionza che ci piacciono
Giorgio Erioli e la cantina Gradizzolo producono due vini spettacolari, i classici vini da tutto pasto, pieni di sale, vitalità e acidità contagiosa. Sono versioni spumantizzate che riescono a far da accompagnamento a tutta la cucina bolognese, partendo da crescentine a salumi, passando per i tortellini in brodo e finendo con la classica cotoletta alla bolognese. Anche Orsi San Vito produce Alionza, ma siamo sinceri, non l’abbiamo ancora assaggiata. Rimedieremo presto.
Abbinamenti consigliati per il vino Alionza