Ingredients
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3 Uova
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300 grammi di farina 0 macinata a pietra
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5 grammi di noce moscata
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Per il condimento
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400 grammi di scalognoIn Scalogno Romagnolo We Trust
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300 grammi di porro
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150 grammi di pancetta
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120 grammi di vino bianco
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35 grammi di Olio Extra Vergine di Oliva
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5 grammi di Sale
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5 grammi di Pepe
Directions
Molti di voi passeranno notti insonni, chiedendosi che cosa siano i garganelli e quale sia la ricetta migliore per fare questo classico piatto di pasta fresca romagnola. Ma non temete, oggi vi spiegheremo come si fanno i veri garganelli romagnoli, ci sono foto, consigli e ogni passaggio è spiegato passo dopo passo.
In pratica garganelli sono un formato di pasta fresca arrotolata, per i Romagnoli sono i rigatoni, la pasta più tipica di tutta la regione. La parola Garganelli dice già tutto: viene dal latino gargala e significa trachea, visto che la somiglianza tra pasta e parte anatomica è terribilmente marcata.
Come si fanno i garganelli romagnoli?
L’impasto della sfoglia è classico, al massimo si aggiunge una spolverata di noce moscata: è la forma e il modo di chiuderli con il pettine che li ha resi particolari. Si fa la sfoglia, si taglia a quadretti di 2 cm di larghezza e poi si arrotolano con l’aiuto del pettine, in modo da richiuderli su loro stessi. Vengono cotti in brodo di carne e serviti spolverati di abbondante Parmigiano Reggiano. Ma sono sempre più apprezzati asciutti, soprattutto con ragù alla bolognese o come in questo caso conditi con un sugo bello unto e croccante, rinfrescato dallo scalogno.
Chi ha inventato i garganelli romagnoli?
Sono tipici della Romagna e due città se ne contendono la paternità: Imola, nel bolognese, e Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. La ricetta è identica e purtroppo non ci sono fonti a cui appigliarsi per capire a chi vada conferita la paternità di questo piccolo gioiello di pasta fresca. L’unica variante che potrete trovare nella varie ricette dei garganelli, è la presenza di un piccola grattugiata di noce moscata nell’impasto per fare la sfoglia, per il resto non cambia nulla.
Ecco a voi i garganelli con scalogno e pancetta: una delle ricette più gustose della cucina della Romagna.
Ingredienti e dosi per preparare i garganelli romagnoli
4 persone
Per i garganelli
- 3 uova
- 300 gr di farina 0 macinata a pietra
- 5 grammi di noce moscata, opzionale
Per il condimento
- 400 gr di scalogno di Romagna
- 2 porri
- 150 gr di pancetta tesa stagionata tagliata a quadretti fini
- 120 grammi di vino bianco
- 30 grammi di olio extravergine di oliva
- 5 grammi di sale
- 5 grammi di pepe
Come si preparano i garganelli romagnoli
Impastare la farina con le uova e tirare una sfoglia piuttosto sottile.
Tagliare la sfoglia in strisce e poi quadrati di circa 2,5 cm di larghezza.
Prendere per una punta e arrotolare attorno all’apposito bacchetto.
Premete leggermente sul pettine per formare la rigatura, in tempi velocissimi per evitare che la pasta si secchi.
Affettare i porri e lavarli accuratamente. Pelare gli scalogni e tagliarli fini.
Saltare in padella gli scalogni e i porri con l’olio, salare e pepare moderatamente. Aggiungere il vino bianco e farlo evaporare.
A parte rosolare la pancetta e poi unirla al resto. Continuare la cottura per 10 minuti circa e aggiustare di sapore.
Nel frattempo cuocere i garganelli in abbondante acqua giustamente salata, scolarli e saltarli in padella con il condimento.
Accertarsi che non risultino troppo asciutti.
Quale vino abbinare ai garganelli con scalogno e pancetta?
Scegliamo un vino bianco fresco, con buona sapidità per sgrassare dalla pancetta, ma che al contempo sia rotondo per creare una certa armonia con la dolcezza dello scalogno. Attenzione ai vini troppo alcolici che soffocherebbero il gusto delicato dello scalogno. Il vino scelto viene dai Colli di Imola per restare “in casa” ed è il Pignoletto della cantina Branchini un vino morbido, con un naso elegante, pieno di fiori, una gran bella bevuta! Se volete abbinare qualcosa di più sostanzioso, stappate Prosecco, Champagne o Franciacorta.
Se volete abbinare un cocktail, affidatevi al gusto sornione dell’Americano.