Artemisia absinthium: che proprietà ha l’assenzio maggiore, è velenoso e per cosa si usa?
L’Artemisia absinthium, comunemente nota come assenzio maggiore, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Caratterizzata da un aroma intenso e un sapore particolarmente amaro, questa pianta ha svolto un ruolo significativo nella medicina tradizionale e nella produzione di bevande alcoliche, come l’assenzio e il vermouth.
Descrizione Botanica
L’assenzio maggiore presenta fusti eretti, semi-legnosi alla base, che possono raggiungere un’altezza compresa tra 40 e 120 cm. Le foglie, di colore verde-grigiastro nella parte superiore e biancastre in quella inferiore, sono finemente divise e ricoperte da una sottile peluria argentea. I fiori, di piccole dimensioni e tonalità giallo pallido, si riuniscono in infiorescenze a pannocchia e fioriscono tra luglio e settembre. La pianta emana un profumo aromatico distintivo, dovuto alla presenza di oli essenziali.
Habitat e Distribuzione
Originaria dell’Europa, dell’Asia occidentale e del Nord Africa, l’Artemisia absinthium cresce spontaneamente in ambienti aridi e incolti, prediligendo terreni ben drenati e soleggiati. In Italia, è comune nelle regioni alpine e subalpine, spesso presente lungo i bordi dei sentieri, su pendii rocciosi e in aree rurali.
Proprietà e Utilizzi
Storicamente, l’assenzio maggiore è stato apprezzato per le sue proprietà medicinali. Le sue foglie e sommità fiorite contengono principi attivi, tra cui l’absintina e il tujone, che conferiscono alla pianta effetti digestivi, vermifughi e tonici. È stato utilizzato per stimolare l’appetito, favorire la digestione e combattere parassiti intestinali. Tuttavia, l’uso prolungato o in dosi elevate può risultare tossico, pertanto è consigliabile un impiego moderato e sotto supervisione specialistica.
In ambito enologico, l’Artemisia absinthium è l’ingrediente principale nella preparazione dell’assenzio, un distillato ad alta gradazione alcolica noto per il suo caratteristico colore verde e il sapore amaro. Inoltre, la pianta viene utilizzata per aromatizzare il vermouth e altri amari.
Coltivazione
L’assenzio maggiore è una pianta rustica che si adatta facilmente a diverse condizioni ambientali. Predilige esposizioni soleggiate e terreni ben drenati, possibilmente calcarei. La propagazione avviene per seme, con semina in primavera, o per divisione dei cespi in autunno. Una volta stabilita, la pianta richiede poca manutenzione ed è resistente alla siccità. È importante controllarne la diffusione, poiché tende a propagarsi spontaneamente.
Curiosità
Il nome del genere “Artemisia” è associato alla dea greca Artemide, protettrice della caccia e della natura selvaggia. Il termine “absinthium” deriva dal greco “apsínthion”, che significa “privo di dolcezza”, in riferimento al sapore estremamente amaro della pianta. Nel corso della storia, l’assenzio maggiore ha ispirato numerose leggende e miti, soprattutto legati all’uso dell’assenzio tra artisti e letterati del XIX secolo.
Precauzioni
A causa della presenza di tujone, un composto neurotossico, l’assunzione di preparati a base di Artemisia absinthium deve essere effettuata con cautela. È sconsigliata in gravidanza, durante l’allattamento e in presenza di patologie neurologiche. Si raccomanda di consultare un professionista sanitario prima di intraprendere qualsiasi trattamento a base di assenzio maggiore.