Seitan, tofu e tempeh: gli studenti rivoluzionano la cucina dell’accoglienza con creatività vegetale
Nei giorni scorsi, la sede dell’IPSSAR “Pellegrino Artusi” di Riolo Terme (RA) ha ospitato la sesta edizione del concorso gastronomico La Cucina del BenEssere, organizzato dall’azienda romagnola Natura Nuova in collaborazione con l’istituto ospitante. La competizione, riservata alle classi terze e quarte dell’indirizzo enogastronomico degli Istituti Alberghieri italiani, ha registrato un’ampia partecipazione, culminata nella sfida tra quattro finalisti: gli istituti “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli (FC), “S. P. Malatesta” di Rimini, “Tonino Guerra” di Novafeltria (RN) e “Pietro Piazza“ di Palermo.
A trionfare è stato l’Istituto “Tonino Guerra” di Novafeltria con un elaborato creativo e sostenibile: Il Dolce che non c’è, un semifreddo a base di patate e seitan, con pandispagna al tofu, crumble di tempeh e purea di mango Frullà.
A decretare la vittoria è stata una giuria di alto profilo: la professoressa Maria Fiorenza Caboni dell’Università di Bologna, lo chef e formatore Devis Sforzini, la foodblogger Chiara Setti (La cucina dello stivale) e il biologo nutrizionista Luca La Fauci, noto divulgatore e autore scolastico.
Un riconoscimento speciale è andato all’Istituto “Pietro Piazza” di Palermo, insignito dalla giuria popolare per il Cous cous di mais con brasato di tempeh al Nero d’Avola.
Il tema della competizione di quest’anno – Acqua, bene prezioso – ha richiesto ai concorrenti di ideare piatti utilizzando esclusivamente proteine vegetali (tofu, seitan o tempeh) e tecniche di cottura a basso consumo idrico come il vapore o il sottovuoto. L’obiettivo era promuovere un approccio sostenibile e innovativo alla cucina, sensibilizzando anche sul riuso degli scarti alimentari.
«Con questa iniziativa – dichiarano i responsabili di Natura Nuova – vogliamo contribuire alla formazione di una nuova generazione di cuochi consapevoli, capaci di combinare gusto, salute e sostenibilità. Tofu, seitan e tempeh sono ormai pilastri della cucina contemporanea, ed è fondamentale saperli valorizzare».
Oltre al riconoscimento formale, l’istituto vincitore ha ricevuto un assegno da 500 euro da destinare all’acquisto di nuove attrezzature didattiche. Tutti i finalisti hanno ottenuto un attestato e una fornitura di prodotti a base vegetale Natura Nuova e Frullà per l’anno scolastico 2025-2026.
Durante la permanenza in Romagna, studenti e docenti hanno visitato uno degli impianti produttivi dell’azienda organizzatrice. Un’opportunità preziosa per toccare con mano le fasi di produzione e conoscere le pratiche sostenibili adottate, rendendo l’esperienza ancora più formativa e completa.