Rosato 2018 Francesconi Paolo: la recensione di un ottimo Sangiovese naturale
Il vino Rosato 2018 di Francesconi Paolo è una bevuta semplice e gustosa, niente di troppo impegnativo, eppure riesce nel difficile tentativo di non essere mai banale. E sapete bene, che per molti vini rosati italiani è un’impresa ardua.
Fin troppo spesso si banalizzano i rosati con lavorazioni forzati e lieviti chimici che appiattiscono il vino rendendolo una spremuta di tic-tac al mirtillo.
In questo caso tutto il fascino ribelle e terroso del Sangiovese è stato imbrigliato nella bottiglia con grande successo, profumi penetranti e leggerezza di struttura. Di più ad un rosato in questa fascia di prezzo non si può chiedere.
Come viene prodotto
Raccolta ad inizio settembre. Pressatura soffice, vinificazione in bianco senza macerazione sulle bucce e fermentazione spontanea. Riposo in acciaio e imbottigliamento a febbraio. Paolo Francesconi è in regime biodinamico da decenni, non usa diserbanti né pesticidi e i suoi vini sono prodotti con il metodo più naturale possibile.
Caratteristiche organolettiche
Il bouquet è classico, affilato e pieno di profumi eterei appena accennati. Anguria, foglia di pomodoro, rabarbaro e ciliegie. Pulizia ottima, precisione a volontà e grande naturalezza aromatica.
Al palato è fresco, modulato da eccellente sapidità. Scorre affilato senza esitazione. Non è un vino difficile che si nasconde dietro cipria o costruzioni, ma punta tutto su piacevolezza e facilità di beva. Mai scontato. Tannini quasi impercettibili, ma gustosi nel finale con richiami di china.
Prezzo
10-11 euro: un prezzo calibrato per un vino rosato mai scontato.
Abbinamenti consigliati
Vitello tonnato, spaghetti alle vongole, spaghetti alla carbonara, pad thai.